(Tyler Durden)
Citazione del mese:
("Quei bravi ragazzi")
mercoledì 22 ottobre 2008
risultati 2 manche e inizio 3 turno
la vittoria del turno scorso è aggiudicata da:
Knightley
Thurman
per il semplice motivo che nel turno di eliminatorie precedenti avevano ottenuto una posizione più alta in classifica rispetto alla Basinger....
Il nuovo turno prevede lo scontro di:
Jovovich
Roberts
Carter
Goldberg
Pfeiffer
Mi raccomando con tutti i nostri lettori e votanti.....i voti che avete a disposizione sono 2, non uno solo, quindi avete la possibilità di scegliere 2 attrici tra le 5 elencate!
venerdì 17 ottobre 2008
nuovo turno sondaggio
Meryl Streep con 30 voti
Charlize Theron con 30 voti
nel nuovo turno vediamo sfidarsi le seguenti attrici:
Kim Basinger
Grace Kelly
keira Knightley
Uma thurman
Susan Sarandon
buon sondaggio a tutti....che sia onesto e leale!
mercoledì 15 ottobre 2008
PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO.....E PRIMAVERA PRINTEMPS, ETE, AUTOMNE, HIVER..ET PRINTEMPS. (2003)
spero siano debitamente apprezzati
Sicuramente ciò che più colpisce a prima vista di questo film è il titolo: lungo, superficialmente assurdo; ciò che colpisce ad una seconda vista è il paesaggio: un tempio sull'acqua e poco altri metri in vicinanza.
Sono infinite le storie che possono svilupparsi in posti estesi, cambiando località, ma Ki Duk sceglie di bearsi di quell'unico posto per narrare la sua storia.
E' una storia come tante si possono trovare nei paesi asiatici, ma è la poesia la particolarità di questo regista...è il modo in cui narra ciò che vuole dire che è fuori dagli schemi!
Sottofondo quasi inesistente, vagamente in alcuni momenti si può udire un suono lento, ritmico, armonioso che accompagna i personaggi, completamente immersi nella natura i due protagonisti vivono le loro vite come se fossero degli automi, e come in tutte le storie ci deve essere l'elemento di disturbo..inutile specificare quale sia..... facilmente intuibile!
Proprio “come in tutte le storie” questo significa il titolo... come c'è un inizio c'è una fine, per ogni cosa...inizia così il film, suddiviso in capitoli, la primavera è la partenza di tutto, come nel ciclo della natura, la sbocciatura dei fiori, ed ai fiori l'anno dopo si ritorna, dopo che l'albero ha dato i frutti e che essi siano maturati; difatti l'inizio e la fine sempre coincidono, come una ruota, in modo ciclico, tutto nella storia lo mostra, anche i più piccoli particolari...chi domina diverrà vittima, e sarà dominata a sua volta..
e quali sono le diverse situazioni cui si può andare incontro?
Essere schiacciati dal proprio peso, e soccombere di fronte a qualcosa di diretto che ci ostacola; restare vivi, ma rimanere segnati da ciò che ci succede, non riuscire a superare ciò che si è interposto tra noi e la vita o rimanere bloccati dalle conseguenze di qualcosa che ci siamo trovati a dover fronteggiare cercando di combatterla.
I nostri protagonisti non sono degli sprovveduti...a tempo debito, quando la loro età e il loro ruolo glielo permetterà, sapranno ciò che fanno e ciò che è giusto fare, ma prima di allora, ad ognuno il suo....come chiunque di noi “finché non sbattiamo la testa non impariamo” a volte si riesce a recuperare, altre volte, miseramente, il trauma è così forte da soccombere.
Non voglio raccontare altro della storia, già ho detto anche troppo, credo però sia doveroso mettere in risalto ancora il concetto, secondo cui tutti credono di essere diversi dagli altri pensando che le bruciature non capitino a tutti, ma solo a chi se le cerca; per ognuno è diverso, manie di onnipotenza, atti di orgoglio sfrenato, il pensiero del mondo nelle proprie mani...da giovani ognuno di noi vive in un mondo suo, dove è padrone di tutto, dove non succederà mai nulla di male, dove è il protagonista indiscusso ed è colui che cambierà l'andazzo delle cose e riuscirà a cambiare il mondo...quando si cresce però ci si rende conto che le cose non stanno esattamente così: se tutti gli altri prima di noi sono giunti alla nostra medesima conclusione, non significa che siano tutti dei falliti, bensì la nostra natura è una sola per tutti, sebbene ognuno si senta, e sia diverso...chiunque di noi cerca la stessa cosa dei propri simili.
Quando si cresce, si guarda chi passa i nostri attimi più vivi, i nostri momenti più intensi in un mix di scherno e allo stesso tempo malinconia, sapendo quale sarà la sorte che li attenderà inevitabilmente; si tenderà a impedire, consigliare, vietare, tutto ciò che indubbiamente porterà alla sofferenza più grande, ma ben presto si capirà che non si può negare l'inevitabile, e di questo il nostro nonnetto si renderà conto in un men che non si dica...
quello che contraddistingue però il nostro nonnetto dalla cultura occidentale, è lo stato d'animo.
In questo personalmente ritengo che gli orientali siano uno o due palmi sopra di noi, il perdono, l'umiltà dello sbaglio sono concetti estremamente fondati nella loro cultura, elementi assenti nella nostra invece.
Ki duk ci dimostra come la vendetta, la collera, la rabbia non siano sentimenti perseveranti se si vuole eliminarli; la redenzione è al centro della nostra vita secondo Ki Duk; non ha importanza quale deplorevole malvagità si sia compiuta, ciò che è importante è che successivamente il nostro animo sia limpido e puro da ogni odio, da ogni rancore..avere l'umiltà di riconoscere il proprio errore e sentire dentro di se il rimorso di averlo compiuto, con la consapevolezza che quell'errore non sarà più ripetuto dalle nostre mani o dalla nostra bocca.
PRINTEMPS, ETE, AUTOMNE, HIVER..ET PRINTEMPS.
Surement ce qui marque le plus en premiére vue de ce film est le titre: long, superficiellement absurde, ce qui marque dans un deuxième moment est le paysage : un temple sur l’eau et peu de chose à coté.
Les histoires qui peuvent etre développées dans des zones étendues sont infinies, mais Ki Duk décide de se concentrer sur cet unique lieu pour racconter son histoire.
C’est une histoire comme l’on trouve beaucoup dans les pays asiatiques, mais c’est la poésie la particularité de ce metteur en scène...c’est la maniére dont il racconte le message qu’il veut faire passer qui est singuliére !
Bruit de fonds quasi inexistents, vaguement dans certains moments on peut ouir un son lent, rytmique, armonieux qui accompagne les personnages, completement immergé dans la nature les deux protagonistes vivent leurs vies comme des automes, et comme dans toutes les histoires surgit un élément de dérangement...inutile spécifier lequel c’est...facilment intuible !
Ainsi « comme dans toutes les histoires » cela signifie le titre...pour chaque début, il existe une fin pour chaque chose...Ainsi commence le film, divisé en chapitres, le printemps est le début de tout, comme dans le cicle de la nature, l’éclosement des fleurs, et aux meme fleurs l’an suivant on retourne, après que l’arbre a donné ses fruits et que ceux ci soient terminé, en effet le début et la fin coincidente toujours, comme une roue, d’une maniére cyclique, tout dans l’histoire nous montre, meme dans les plus petits détails...qui domine deviendra victime et sera dominé à son tour...
Et quelles sont les diverses situations qu’on peut rencontrer ?
Etre écrasé par son propre poids, succomber devant quelquechose devant nous qui nous obstacle, rester en vie, mais etre touché par ce qui nous est arrivé, ne pas réussir à surmonter ce qui c’est intercalé entre nous et la vie ou rester bloqué à cause des conséquences de quelquechose qu’on a du combattre.
Nos protagonistes ne sont pas des inexpèrimentés...quand leur age et leur role leurs permettront, il sauront ce qu’ils doivent faire et ce qui est juste faire, mais avant ce jour là, chacun devra comme tout le monde apprendre de ses propres erreurs, des fois on réussit à se resaisir, d’autres fois, malheureusement, le choc est si fort qu’il nous fait succomber.
Je ne veux pas raconter autre chose de l’histoire, j’ai déja trop dit, mais je crois que c’est important de mettre encore en valeur le concept selon que tous croient etre divers des autres en pensant que les problèmes n’arrivent pas à toute le monde, mais seulement à qui « les cherche », pour chacun c’est différent, manie d’omnipotence, actes d’orgueils, la pensée du monde dans ses propres mains...lorsqu’on est jeune on vit dans un monde privé, où nous sommes les maitres de tout, et rien ne peut nous arriver, on est le protagoniste indiscutable qui pourra changer le cours des choses et pourquoi pas meme le monde...lorsqu’on grandit on se rend compte que les choses ne sont pas exactement de cette maniére : si tous les autres avant nous sont arrivés à la meme conclusion, cela ne signifie pas que nous avons tous échoué, mais que notre nature est la meme pour tous, meme si chacun se sent différent....mais quiconque parmi nous cherche la meme chose que les autres.
Lorsqu’on grandit, on regarde nos istants les plus vifs, les moments les plus intenses avec un mix de sourire et en meme temps de mélancolie, en sachant quel sera le sort qui les attendra inévitablment ; on esayera d’empecher, de conseiller, d’interdire tout ce qui sans aucun doute nous portera à la souffrance la plus grande, mais bientot on comprenda qu’on ne peut pas nier l’inévitable et de tout cela le viel homme se rendera compte en très peu de temps...
Pourtant ce qui caractérise notre vieil homme avec sa culture occidental, est son état d’ame.
Sur ce point je pense que les orientaux sont meilleurs que nous, le pardon, l’humilté de l’erreur sont des concepts importants de leur culture, au contraire éléments absents dans la notre.
Ki Duk nous montre comme la vengeance, la colére ne sont pas des éléments pérséverants si seulement nous voulions les éliminer ; la rédemption est le centre de notre vie selon Ki Duk, ça n’a aucune importance quel monstrueux acte on a commis, ce qui compte est que succéssivement notre ame soit pure et limpide, vidée d’haine et de rancune...avoir l’humilté de reconnaitre ses propres erreurs et éprouver le remors de les avoir commises, avec le sentiment que l’erreur ne sera plus répétée par nos mains ou notre bouche.
gioco dei cocomeri
allora signori miei....fatalità la griglia con le vittorie che mi avevate chiesto di postare sarà postata proprio oggi, nel giorno del primo compleanno della Fermata...
juliettina 8 : boondock saint's; the fan; lady hawke; l'uomo del treno; barry lindon; sliding doors, il favoloso mondo di Amélie; braveheart
locke 5: blow; million dollar baby; thelma e luoise; l'uomo del treno; shining
gegio 4: le ali della libertà, sliding doors, il favoloso mondo di Amélie, shining
jeps 2: il padrino; l'uomo del treno
laurence 2: natural born killers; american beauty
natsuhiko 2: the fan; barry lindon
rik 2: lady hawke; memento
fanio 2: barry lindon; carlito's way
balda 2 : sliding doors; shining
mèlanie 2: alien; braveheart
simon 1: cape fear
xero1 : le ali della libertà
kratos 1: intervista col vampiro
luca1: carlito's way
skripach 1: the skeleton key
amon-ra 1: braveheart
......che dite, avevate idea che questa fosse la classifica?......
taru taru dici che sei il campione di questo gioco, ma in tutta onestà non risulti tra i vincitori..e al momento in testa a tutti è proprio mon amie juliettina!
e ora....nuova fotina!!!....ricordo a tutti che non ci si iscrive da nessuna parte per partecipare al gioco, basta scrivere nei commenti, ma FIRMARSI SEMPRE CON LO STESSO NICK!
Auguri!
Inoltre vorrei lanciare l'iniziativa che ognuno posti un piccolo commento per ricordare quest'anno passato, cosa è la fermata per voi, cosa vi aspettate dal futuro, cosa vorreste che diventasse ecc...
Une année s'est écoulée depuis la naissance de la Fermata. Je vous invite donc à écrire un petit commentaire pour nous raconter cette première année du blog, ce que ça représente pour vous et ce que vous voudriez y trouver...
Grazie a tutti
domenica 12 ottobre 2008
fine 4 manche e inizio quarto di finale!
mi raccomando votatene solamente due ad ogni gara...che vincano le più brave!
...siamo fiduciosi.....
mercoledì 8 ottobre 2008
gioco dei cocomeri
di nuovo scusate la lunga attesa...so che tutti i giorni venite a controllare se c'è una nuova foto da indovinare...ormai per molti è diventata una dipendenza ^_^
..soprattutto per me che mi diverto molto a fare foto assurde, che se io fossi al vostro posto non indovinerei mai, lasciatemelo dire..quindi complimenti a tutti quelli che finora hanno vinto..chi più chi meno.....!!
ecco la nuova foto...good luck!
domenica 5 ottobre 2008
vincitrici terza manche e inizio 4 manche
Pfeiffer
Kidman
kelly
Jovovich
Goldberg
Ora invece vi mostriamo le ultime 10 attrici in gara nel mondiale del cinema parte femminile secondo la Fermata Ciotat......
Charlize Theron: L'avvocato del diavolo, la moglie dell'astronauta, le regole della casa del Sidro, la maledizione dello scorpione di Giada, 24 ore, italian job;
Sharon Stone: basic instint, lo specialista, pronti a morire, casinò, Gloria, sfera;
Winona Ryder: beetlejuice, edward mani di forbice, l'età dell'innocenza, piccole donne, alien la clonazione, ragazze interrotte;
Julia Roberts: pretty woman, il matrimonio del mio migliore amico, notting hill, se scappi ti sposo, Erin Brockovich;
Elizabeth Taylor: Piccole donne, il gigante, l'albero della vita, Cleopatra, la bisbetica domata, chi ha paura di Virgnia Wolf;
Sigourney Weaver: Alien, Ghostbusters, Aliens, Ghostbuster 2, Alien^3, copycat, Alien la clonazione;
Jodie Foster: taxi driver, il silenzio degli innocenti, contact, Anna and the king, panic room;
Keira Knightley: star wars episodio I: la minaccia fantasma, sognando Beckham, pirati dei Caraibi: la maledizione della prima luna, love actually, orgoglio e pregiudizio, domino, i pirati dei caraibi: la maledizione del forziere fantasma e ai confini del mondo;
Sissi Spacek: Carry lo sguardo di satana, missing, la lunga strada verso casa, un marito di troppo, una storia vera;
Greta Garbo: Anna Karenina, orchidea selvaggia, Mata hari, la cortigiana, il velo dipinto, la regina Cristina.
Locarno Film Festival (part 2)
Gasolina
Anno: 2008
Pellicola: 35 mm – Colore
Durata: 75 min
Regia : Julio Hernández Cordón
Attori: Carlos Dardón, Francisco Jácome, Gabriel Armas
In Guatemala, tre adolescenti della classe media cercano disperatamente di fuggire la quotidianità. Rubano la benzina dalle auto e vagano per le strade cercando invano di distrarsi. Presto però scopriranno che certe derive hanno delle conseguenze ben più gravi del previsto. Un film stile “tutto in una notte”, che fa riflettere sulla condizione dei giovani di questi paesi centroamericani in cui il progresso economico irrompe con violenza, ma che si porta dietro tutte le contraddizioni che conosciamo. La bravura del regista (che è anche lo sceneggiatore) si nota anche per come riesce a far comprendere che il valore che si attribuisce alla vita in questi paesi sia davvero scarso. La reazione alla fine del film è quella di un pugno allo stomaco, sia per la crudezza delle scene finali, sia per l'evoluzione generale del film.