Regia: Dino Risi
Anno: 1962
Attori principali: Vittorio Gassman, Catherine Spaak, Jean-Louis Trintignant
In ricordo del regista Dino Risi, (deceduto oggi, 7 giugno 2008), voglio recensire brevemente questo suo film.
La prima volta che l'ho visto, sono rimasto colpito positivamente per il fatto che è un film fuori dal comune. Non ci si deve aspettare il classico film degli anni 60.
Si tratta di un film che contiene forti critiche alla società dell'epoca, a partire dalla rappresentazione che Trintignant porta grazie alla sua bravura, dello stereotipo del giovane timido e un po perbenista. Gassman invece rappresenta l'elemento di rottura, colui che entra prepotentemente nella vita del giovane e gli "apre gli occhi" sulla realtà del mondo. Il tutto viene condito con la classica comicità del cinema italiano di quell'epoca, ma che sul finale lascia lo spettatore con l'amaro in bocca. Lungo tutto il film, lo spettatore ha l'impressione di guardare un classico film a lieto fine, e poi all'improvviso viene spiazzato dal finale. Ed è li che si vede la bravura del regista, perfetto nella tempistica degli avvenimenti e nel non lasciare spazio allo spettatore che si ritrova alla fine del film sopraffatto dagli eventi.
L'epilogo:
La prima volta che l'ho visto, sono rimasto colpito positivamente per il fatto che è un film fuori dal comune. Non ci si deve aspettare il classico film degli anni 60.
Si tratta di un film che contiene forti critiche alla società dell'epoca, a partire dalla rappresentazione che Trintignant porta grazie alla sua bravura, dello stereotipo del giovane timido e un po perbenista. Gassman invece rappresenta l'elemento di rottura, colui che entra prepotentemente nella vita del giovane e gli "apre gli occhi" sulla realtà del mondo. Il tutto viene condito con la classica comicità del cinema italiano di quell'epoca, ma che sul finale lascia lo spettatore con l'amaro in bocca. Lungo tutto il film, lo spettatore ha l'impressione di guardare un classico film a lieto fine, e poi all'improvviso viene spiazzato dal finale. Ed è li che si vede la bravura del regista, perfetto nella tempistica degli avvenimenti e nel non lasciare spazio allo spettatore che si ritrova alla fine del film sopraffatto dagli eventi.
L'epilogo:
5 commenti:
un altra dolorosa perdita dopo pollack!
hai fatto benissimo skripach a fare un topic dedicato al grande risi perchè se lo meritava tutto!
io ricorderei anche in nome del popolo italiano e profumo di donna da dove poi ha preso spunto al per fare remake!
pero ne ha fatti tanti altri di film degni di nota vero ragazzi?
bravissimo skripach!
ha fatto anche "Il mattatore"
La storia del Cinema Italiano.
Indimenticabili i suoi film, sopratutto con Vittorio Gasmann.
bravo Skripach a fare un topic del genere.
io ricorderei questa foto:
http://data3.blog.de/media/949/2428949_e405d04314_m.jpg
Eterno!
che bella recensione skripach...bella davvero!
è un po che non ti si vedeva in fermata...in che città ti trovi ?
Cara matilda, visto che sono tornato alla grande? Al momento sfrutto tutta la potenza della connessione da firenze, ma da stasera le mie incursioni potrebbero ridursi visto che torno in quel di roma... a presto!
Posta un commento