LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

venerdì 19 dicembre 2008

PERSONAGGIO # 58: NORMA DESMOND.


Nome: Norman Desmond.

Interpretata da: Gloria Swanson.

Film in cui è apparsa: Sunset Boulvard (1950)

Citazione più rappresentativa: « "Miss Desmond, un tempo lei era una grande stella del cinema!"
"Io sono ancora grande, è il cinema che è diventato piccolo!" »

Scena più rappresentativa: La scena finale n cui crede di essere in uno stage di suono.

Box Office(USA): 2,5 M$.

Awards: Best Actress, National Board of Rewiev. Best Actress – Drama, Golden Globes.

Non conosco questo film, copio incollo da Wikipedia. Voi si?

Viale del tramonto è un film drammatico a tinte noir diretto da Billy Wilder con William Holden, Gloria Swanson ed Erich von Stroheim.
La sceneggiatura venne scritta dallo stesso Wilder in collaborazione con Charles Brackett e D.M. Marshmann Jr.; non nasconde una forte critica ai cinici meccanismi e alle stravaganze di Hollywood.
Apprezzato dalla critica fin dalle prime proiezioni, il film ricevette undici nomination agli Oscar, vincendo tre statuette. Uscito il 4 agosto 1950 negli Stati Uniti è ancora oggi uno dei film più noti e apprezzati del cinema americano. Nel 1989 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al dodicesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al sedicesimo posto.



La scelta del cast

A causa di numerose defezioni, la scelta degli attori non fu facile per Wilder. Il ruolo di Joe Gillis fu affidato inizialmente a Montgomery Clift, il quale ruppe il contratto due settimane prima dell'inizio delle riprese; fu quindi contattato Fred MacMurray, che non accettò di interpretare un personaggio con le caratteristiche di un gigolò; fu quindi proposto Marlon Brando, che la produzione scartò in quanto non abbastanza conosciuto. Gene Kelly firmò un pre-accordo ma la MGM, che aveva con lui un contratto di esclusiva, oppose il veto. William Holden fu dunque la classica scelta di ripiego, peraltro tenacemente contrastata da Wilder. Paradossalmente, Wilder scritturò successivamente Holden per altri suoi film, e fra loro proseguì una fruttuosa collaborazione professionale.

Altrettanto difficile fu la scelta dell'attrice protagonista, che si volle cercare tra vere dive del cinema muto; Mae West fu la prima a declinare, in quanto si giudicava troppo giovane per la parte, poi Mary Pickford diede forfait dopo che la sua richiesta di apportare alcune modifiche alla sceneggiatura, a tutela della propria immagine, venne rifiutata. Successivamente Pola Negri fu scartata a causa del suo forte accento straniero, mentre Greta Garbo non prese neppure in considerazione la proposta; solo alla fine fu contattata Gloria Swanson, diva del muto che negli ultimi quindici anni aveva girato un solo film e la cui situazione, dunque, aveva molti parallelismi con quella del suo personaggio, così come Erich von Stroheim, nei panni del maggiordomo ed ex-regista Max.

Altri tre divi del cinema muto, Buster Keaton, Anna Q. Nilsson e H.B. Warner, furono scelti per interpretare camei nei ruoli dei pochi amici di Norma Desmond (visibili nella scena della partita a bridge).



La sceneggiatura e le riprese

Già nel 1948 Wilder e Brackett avevano iniziato a lavorare al film, non rimanendo però soddisfatti del risultato; determinante fu la collaborazione con D.M. Marshan Jr., un ex-giornalista di Life che aveva colpito i due autori per lo stile con cui aveva recensito in quell'anno Il valzer dell'imperatore. Fonte d'ispirazione per gli autori fu la vicenda di Mabel Normand, un'attrice morta nel 1930, travolta da uno scandalo nel 1922 poiché sospettata dell'omicidio del suo collega e amante William Desmond Taylor. Dai nomi dei due personaggi ebbe origine il nome di Norma Desmond.

Quando iniziarono le riprese solo un terzo della sceneggiatura era stata stesa. Wilder desiderava vedere che cosa sarebbe scaturito dall'alchimia fra gli attori, prima di decidere diversi particolari della storia. Originariamente il film iniziava in una camera mortuaria, dalla quale il cadavere di Gillis raccontava la sua storia. La scena non ebbe successo: durante un'anteprima ad Evanston, nell'Illinois, il pubblico scoppiò a ridere. Fu dunque elaborata l'idea della piscina.

Il critico Richard Corliss paragonò il personaggio di Norma Desmond a quello di Dracula perché seduttrice e assassina, mentre la figura di Max è associata a Il fantasma dell'opera di Gaston Leroux. Wilder rifiutò l'etichetta di commedia nera per Sunset Boulevard.

Elemento di notevole importanza nel film, girato completamente in bianco e nero, sono le luci, per le quali Wilder contattò John F. Seitz, che era già stato suo collaboratore per La fiamma del peccato. Particolare attenzione fu data, sotto questo punto di vista, alle scene del funerale della scimmia della Desmond e della proiezione privata del film. Particolarmente difficile fu la preparazione della scena in cui, dal fondo della piscina, si vede il cadavere di Gillis galleggiare sull'acqua: un primo esperimento fu fatto con una cinepresa che venne immersa nell'acqua con la protezione di una speciale scatola, ma Wilder non ne fu soddisfatto; la soluzione definitiva fu dunque quella di piazzare sul fondo della piscina uno specchio, e filmare il riflesso del corpo galleggiante di Gillis-William Holden. Questo secondo tentativo ebbe successo, anche per l'effetto distorto che le immagini dei poliziotti sul bordo della grande vasca assumevano nello specchio.
Per dare all'abitazione di Norma Desmond l'aspetto di un luogo in decadenza, Wilder chiese inoltre ad alcuni cineoperatori di soffiare della pietra pomice sbriciolata sull'obiettivo della cinepresa, prima del ciak.

Nella versione italiana, Joe Gillis giunge a casa dell'amico e questi lo presenta come sospettato di spionaggio; nell'originale, però, egli veniva presentato come sospettato di avere ucciso la Dalia Nera.



L'oggettistica originale e i trucchi del regista

Le fotografie che ricoprono le pareti della casa di Norma Desmond provenivano dalla collezione di Gloria Swanson; un particolare curioso riguarda il film trasmesso nella sala proiezioni della villa della Desmond, che nella finzione vedeva protagonista la stessa diva: si tratta de La Regina Kelly (1927), con la stessa Swanson protagonista e diretto peraltro da Erich von Stroheim, rimasto poi incompiuto proprio a causa del licenziamento del regista da parte dell'attrice, che era anche produttrice. Il film era inedito all'epoca e le immagini apparse in Viale del tramonto furono per decenni le uniche mai mostrate al pubblico.

Durante la visita agli studi Paramount, la Desmond viene accolta dal regista Cecil B. DeMille, nel ruolo di se stesso, il quale sta effettuando delle riprese. La sequenza è stata filmata sul vero set del film cui il regista stava lavorando all'epoca: Sansone e Dalila. La grande limousine di proprietà della Desmond è un'Isotta-Fraschini degli anni Venti.
Le reazioni e i premi

Il film provocò grande malcontento nello show-business: Louis B. Mayer sottolineò il disappunto che provava nel vedere Wilder criticare l'industria che gli dava da vivere. Mae Murray, diva del muto, contemporanea della Swanson, si dichiarò offesa dal personaggio di Norma Desmond.
Di parere opposto furono i critici: tra gli altri, Time lodò il film, definendolo "il lato peggiore di Hollywood raccontato nel modo migliore". Il film fu proiettato al Radio City Music Hall per sette settimane, nel corso delle quali guadagnò oltre un milione di dollari e divenne un grande successo anche grazie alla tournée di Gloria Swanson, che visitò 33 città statunitensi per promuovere la pellicola.

Il film ottenne undici nomination ai Premi Oscar 1951, vincendone tre (per la scenografia, per la colonna sonora di Franz Waxman e per la sceneggiatura) e perdendo così il confronto con il grande favorito Eva contro Eva, di Joseph L. Mankiewicz, che vinse sei statuette. Vinse inoltre quattro Golden Globe nelle categiorie film drammatico, attrice (Gloria Swanson), regia e colonna sonora.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mai sentita davvero! sembra pero un personaggio molto famoso leggendo il post!

voi la conoscete? si atteggia da diva pero fateci caso!

Anonimo ha detto...

Forse credo di aver visto qualche scena facendo zapping l attrice mi sembra una faccia conosciuta. Sarà famosa in america credo ...

Anonimo ha detto...

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