LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

venerdì 11 aprile 2008

La Cena dei Cretini( Movie #27)



Titolo originale: Le diner de cons.
Produzione: Francia.
Anno:1998.
Regia: Francis Veber.
Attori Principali: Jacques Villeret, Thierry Lhermitte, Francis Huster, Catherine Frot.
Durata: 90 minuti circa.

Uno dei film che più mi ha fatto ridere a crepapelle e che più mi sta a cuore nella mia vita è senza dubbio La Cena dei Cretini di Francis Veber.



Film francese, di un regista molto apprezzato e conosciuto in Francia( in Italia sono arrivati alcuni dei suoi ultimi film come Sta zitto non rompere, Una top model nel mio letto e L’Apparenza inganna), è la prova che con un ottima sceneggiatura si possa fare un capolavoro!

Senza effetti speciali, girato con pochissimi soldi e in un unico luogo (infatti la sceneggiatura originale è teatrale), il film narra le gesta poco eroiche e molto comiche di François Pignon a casa di Pierre Brochan, ignara vittima di una cena organizzata dove ogni partecipante ha come obiettivo di portare un cretino nella cena appunto dei cretini. Alla fine della cena viene eletto il miglior cretino, o il peggiore fate voi!



Ovviamente non voglio svelarvi di piu della trama, ma sappiate che nulla andrà come desiderato e accadrà di tutto!

Impostato unicamente su dialoghi taglienti, ironici e spensierati, La Cena dei Cretini non è il classico film che purtroppo dobbiamo subire ogni anno in Italia come quelli dei fratelli Vanzina incentrati su tette e culi, volgari e irriverenti; è esattamente l’opposto.

Qui non c’è alcuna volgarità, l’ironia è sottile e accompagnata da mimiche perfette, tutto si basa su malintesi, doppi sensi, risposte brevi e veloci. Perché si ragazzi, vi assicuro che è ancora possibile fare delle commedie senza i classici déja vu dei rutti, delle scoregge, delle parolacce e chi piu ne ha piu ne metta!

La sceneggiatura regge benissimo per tutto il film, ed è un peccato che la pellicola duri cosi poco, finito il film, ne vorremmo ancora di scene del genere!



Gli attori sono semplicemente fantastici:
Jacques Villeret(che purtroppo ci ha lasciato qualche anno fa) è unico nel suo genere, con una faccia che solo a guardarlo viene da ridere, un Fantozzi ancora più umile e scemo, dal primo all’ultimo minuto fa morire dalle risate con le sue mimiche facciali, i suoi sbagli, il suo voler rimediare agli errori…è davvero immenso!
Thierry Lhermitte interpreta benissimo un personaggio antipatico, pieno di se, che si prende gioco di povere persone per pura cattiveria…ma chi troppo s’innalza poi quando cade si fa più male…

I restanti a partire dal migliore amico, all’esattore delle tasse, recitano con maestria senza alcuna sbavatura e s’incastrano alla perfezione nella storia, facendo ridere ogni volta che compaiono sullo schermo. Come dimenticare la risata del migliore amico? Solo a ricordarmi mi viene da ridere nello scrivere!



Infine, un commento sulla regia: semplice, lineare ed efficace. Lodevole perché passa volutamente in secondo piano per lasciare tutto lo spazio alla storia e ai suoi interpreti, senza tentare inquadrature particolari o artistiche.

Insomma rimane poco da aggiungere, penso sia inutile che perdiate tempo nel continuare a leggere la mia recensione; che aspettate? Andate e rimediatevi La Cena dei Cretini, e vi assicuro passerete 1 ora e mezza sdraiati per terra da quanto riderete!

Grazie Villeret!




6 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso di aver riso senza ritegno per tutto quanto il film.meravigliosi gli attori e soprattutto le scene che si vengono a creare una dietro l'altra senza interruzione. CAPOLAVORO! complimenti per recensione e d'accordo sul voto!

Anonimo ha detto...

Grande Neil un film memorabile si ride per tutta la visione.
Molto bella la scena finale che nn svelo(ma preparatevi a ridere fino alla morte).Secondo me il cinema e uno dei campi in cui i francesi ci sono superiori mi hanno fatto ridere tutti i film di Veber che nn sono mai ripetitivi e volgari come i cinepanettoni italiani. Villeret molto simpatico di film suoi ho visto solo questo peccato sia morto.Concordo pienamente con il voto
Con

Anonimo ha detto...

ragazzi questo film me lo avete fatto conoscere voi e di questo ve ne ringraziero sempre!

capolavoro ho riso come un matto e l'ho fatto conoscere a tutti i miei colleghi sono stati entusiasti!

bellissimo vero matilda?

e che dire della scena in cui viene l'inquisitore fiscale? ahahhahahaha

mathilda ha detto...

ihihihi che bellino questo filmmmmmm

ho riso come una matta quando lo vidi, e quando l'ho rivisto anche di piu...soprattutto quando arriva l'amico di lui che sbotta a ride, va in un'altra stanza, torna e senza manco dire una parola sbotta nuovamente a ride...tipo 3 o 4 volte ahahahahahah unico^^

e poi..l'esattore delle tasse ahahahahha un mito proprio, che arriva vede la parete bianca dove c'erano i quadri e dice si si mo vabbe ma la prossima volta che vengo so cavoli tua!!ahahaha

Anonimo ha detto...

aahahha esatto Matilda!

e perchè quando lui acquista i diritti ed è felice?

che scena ahahahhahahahaha

forse la + bella non credete ragazzi?

mathilda ha detto...

si..e fa: abbiamo i diritti abbiamo i diritti!!!!!
e è contento come un monello..ahahahaha
pazzesco quanto puo esse ingenua la gente...vero?