Nome: Don Vito Corleone.
Interpretato da: Marlon Brando.
Film in cui è apparso: Il Padrino (1972)
Citazione più rappresentativa: “Gli farò un'offerta che non può rifiutare.”
Scena più rappresentativa: Quando Vito uccide Don Fanucci.
Box Office(USA): 133,7 M$.
Awards: Best Actor, 1973; Best Actor – Drama 1973 Golden Globes.
Bè questo personaggio non può non esserci in questa classifica! Il Padrino per eccellenza! Semplicemente strepitoso.
Il padrino (1972) è la prima delle tre pellicole della trilogia omonima firmata dal regista Francis Ford Coppola, ispirata al romanzo omonimo di Mario Puzo.
La pellicola fu premiata con tre premi Oscar e, insieme al suo seguito, è considerata una pietra miliare della storia del cinema.
Il padrino è stata infatti considerata la seconda miglior pellicola statunitense della storia dall'American Film Institute ed è costantemente al primo posto della classifica dell'Internet Movie Database.
- La Paramount Pictures considerò dapprima di fornire la parte di Vito Corleone a Ernest Borgnine, Edward G. Robinson, Orson Welles o George C. Scott. Anche Burt Lancaster voleva la parte ma non fu mai considerato.
- Francis Ford Coppola era invece indeciso se dare la parte di Vito Corleone a Laurence Olivier o Marlon Brando. Olivier era però all'epoca troppo vecchio e malato per recitare, così la sua scelta cadde su Marlon Brando, di cui Coppola era un grande ammiratore. Brando però all'epoca aveva 47 anni e un aspetto ancora giovanile (Ultimo tango a Parigi per esempio è successivo al Il Padrino), ma al provino per la parte Brando, che s’invecchiò con del cotone in bocca, fu talmente bravo che convinse definitivamente Coppola.
- Francis Ford Coppola rischiò di essere licenziato per aver scelto Marlon Brando per la parte di Vito Corleone. Onde evitare questa spiacevole soluzione, il regista licenziò a sua volta molti dei suoi dipendenti che stavano premendo per il suo licenziamento.
- Al provino per la parte, Marlon Brando decise di voler dare al suo personaggio un aspetto da bulldog, recitando con del cotone in bocca per appesantire le guance. Durante le riprese, il cotone fu sostituito da un particolare apparato costruito appositamente da un dentista, e oggi conservato in un museo dedicato al cinema di New York.
- Brando rifiutò il suo premio Oscar e non si presentò alla cerimonia di premiazione, in disaccordo sui maltrattamenti degli indiani nativi d'America da parte degli Stati Uniti e di Hollywood. Al suo posto inviò alla premiazione una finta squaw chiamata Sacheen Littlefeather per leggere il suo discorso di protesta. Più tardi si scoprì la vera identità della ragazza, Maria Cruz, un'attrice semi-sconosciuta.
- Fu Francis Ford Coppola a volere fortemente l'allora semisconosciuto Al Pacino nella parte di Michael Corleone. Il regista dovette vincere le forti resistenze della produzione che offrì la parte a Jack Nicholson, Dustin Hoffman e Robert Redford. Francis Ford Coppola sosteneva che questi ultimi non avessero la fisionomia del viso riconducibile ai siciliani. Persino James Caan fu provinato per il ruolo di Michael.
- Robert De Niro fece un convincente provino per la parte di Sonny. Tuttavia Francis Ford Coppola gli preferì James Caan, la cui candidatura era sostenuta apertamente da Brando.
- L'interprete di Luca Brasi, Lenny Montana, doppiato in italiano con grande professionalità da Guido Celano, dimostrò gravi problemi di nervosismo ogni volta che doveva recitare il proprio ringraziamento al padrino in occasione dell'invito alle nozze della figlia Connie, siccome il personaggio era interpretato da Marlon Brando. Coppola allora scrisse appositamente la scena in cui Brasi prova e riprova il discorso accanto al tavolo di Michael e di Kay Adams. Addirittura, durante le prove, per stuzzicare il collega, Brando entrò in scena con un cartoncino attaccato in fronte con scritto "Vai a fare in...". Coppola, nel commento sul DVD (edizione 2002), spiega che Montana era un ex wrestler, con poca esperienza alle spalle come attore; fu principalmente il fatto che dovesse girare con Marlon Brando a farlo innervosire.
- Marlon Brando amava molto fare scherzi sulle scene (tipo il biglietto con la scritta "vai a..." appena citato). Altre vittime furono i due sventurati che, al suo ritorno a casa dall'ospedale, lo portavano su una barella in camera sua: Brando fece mettere assieme a lui sotto la coperta una serie di pesi, di modo che il tutto (barella, Brando e pesi) arrivò a pesare quasi trecento chili.
- Lo scrittore Mario Puzo e il regista Francis Ford Coppola hanno intenzionalmente evitato di utilizzare il termine Mafia all'interno dei loro lavori.
- Nella pellicola ci sono circa 61 scene in cui si vedono gli attori mangiare o bere.
- Nella pellicola ci sono tre personaggi appartenenti alla famiglia di Francis Ford Coppola. Talia Shire, sorella del regista, nella parte di Connie; Carmine Coppola (padre di Francis) al pianoforte nella scena d'intermezzo della pellicola e una neonata Sofia Coppola nella parte di Michael Francis Rizzi, il bambino battezzato durante lo sterminio dei capi delle cinque famiglie.
- La parte di Apollonia, originariamente offerta a Stefania Sandrelli (che però non si mostrò interessata), è stata interpretata da una giovanissima Simonetta Stefanelli, che all'epoca delle riprese non aveva ancora compiuto i 18 anni di età.
- Il film fu girato in 62 giorni.
- Nel 2006 è stato creato il gioco ufficiale per PC e console multipiattaforma, in cui il protagonista è un affiliato ai Corleone, che compie la propria ascesa personale nella famiglia, partendo dal livello più basso fino a ricoprire il ruolo del padrino. Il tutto con, sullo sfondo, le vicende della pellicola.
- Le scene ambientate a Corleone, in verità, furono girate in provincia di Catania a Fiumefreddo di Sicilia, nella fattispecie al Castello degli Schiavi, la scena finale de Il padrino - Parte III, in particolare, ed anche a Forza d'Agrò a Savoca e a Motta Camastra in provincia di Messina.
- Robert Duvall spesso divertiva gli altri attori con delle improvvisazioni non programmate, ad esempio quando muore Sonny Corleone e riferisce a Don Vito la morte del figlio.
- Robert Redford ha aiutato il regista nella scena in cui Sonny raccoglie una penna da terra.
- Durante la scena in cui Tom Hagen riferisce a Don Vito la morte del figlio Sonny, si nota visibilmente un microfono che esce dalla scrivania.
- Il chitarrista dei Guns 'n' Roses, Slash, suonava spesso il brano della colonna sonora della pellicola, in versione rock, durante i concerti.
3 commenti:
assolutamente d'accordo!
la scena della testa del cavallo è rimasta negli annali del cinema ragazzi!
come marlon brando per questo ruolo non c'è nessuno!
Mi dispiace ragazzi ma stavolta non sono assolutamente d'accordo!Don Vito Corleone è il personaggio cinematografico in assoluto, per me è da primo posto, al max tra i primi tre.Il primo sondaggio del mio blog fu proprio legato al personaggio migliore della storia del cinema e neanche a dirlo vinse proprio lui, il Don Vito di Marlon Brando.
xD
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