LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

venerdì 17 settembre 2010

Il pasto nudo - Naked lunch


Il pasto nudo è un film tratto dall’omonimo romanzo di William Burroughs del 1959. Uno sterminatore di insetti in difficoltà economiche uccide per sbaglio la moglie tossicodipendente durante il “Guglielmo Tell”, un gioco in cui la mogli tiene sulla testa una mela e lui la colpisce sparando un proiettile. Nel tentativo di fuggire dalle conseguenze di questo omicidio, viene contattato da una strana agenzia segreta che si presenta sotto forma di un coleottero gigante e che lo convince a partire per l’Interzona, posto alquanto losco dove si rifugiano altrettanto loschi individui. Trainato dalla droga nelle più strane fantasie in cui complotti internazionali si mischiano a situazioni ambigue e non(anche sessualmente), il protagonista cerca di sopravvivere in questa surreale “Casablanca”. Cronenberg come sempre riesce a mettere su pellicola le più deliranti visioni riuscendo però a mantenere comprensibile la trama anche se per certi versi alcune cose rimangono oscure anche alla fine della visione.