LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

venerdì 28 novembre 2008

PERSONAGGIO # 63: RICK BLAINE.


Nome: Rick Blaine.

Interpretato da: Humphrey bogart.

Film in cui è apparsa: Casablanca (1942)


Citazione più rappresentativa:
Alla tua salute, bambina”

Scena più rappresentativa: La scena della Marsigliese in risposta a “Die Wacht Am Rhein”


Box Office(USA): 4,1 M$.


Awards: Nessuno.

Forse la pellicola hollywoodiana più celebre di tutti i tempi, stiamo parlando di Casablanca un film che ha fatto storia e continuerà a farla fino a quando il Cinema vivrà. Tratta dall'opera teatrale Everybody Comes to Rick's di Murray Burnett e Joan Alison, nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserita al secondo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi e dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è scesa al terzo.

Personaggio amaro per eccellenza, malgrado l’amore impossibile per la splendida Ingmar Bergman gli spezzi il cuore, riesce sempre a mantenere una compostezza, un savoir faire, una freddezza e un cinismo da antologia. Anche se nei suoi occhi si legge un sentimento che non può che ispirarci tristezza e tenerezza, per un periodo andato che non tornerà mai più, per quel periodo indimenticabile che aveva passato con la sua bella Ilsa. Grandissimo Rick Blaine!

(Tratto Wikipedia Italiano e Francese)

Memorabili le scene con lei e col capitano Louis Renault; 6 battute sono infatti state inserite nella top 100 delle battute più famose del Cinema.

  • Alla tua salute, bambina (Here's looking at you, kid.), Rick - 5° posto assoluto
  • Louis, forse oggi noi inauguriamo una bella amicizia (Louis, I think this is the beginning of a beautiful friendship.), Rick - 20° posto assoluto
  • Suonala, Sam. Suona... "Mentre il tempo passa" (Play it, Sam. Play "As time goes by"), Isla - 28° posto assoluto
  • Fermate i soliti sospetti (Round up the usual suspects), Capitano Renault - 32° posto assoluto
  • Avremo sempre Parigi. (We'll always have Paris), Rick - 43° posto assoluto
  • Di tutti i ritrovi che ci sono nel mondo, doveva venire proprio nel mio (Of all the gin joints in all the towns in all the world, she walks into mine), Rick - 67° posto assoluto

Una nota aggiuntiva merita “Suonala Sam. Suona…” Infatti il personaggio di Isla(interpretato dalla Bergman) al "Rick's Café Americain" convince Sam a suonare ancora la loro canzone, Rick sopraggiunge e si dimostra seccato. Questa scena è non solo una delle più famose del film, ma dell'intera storia del Cinema. Ecco i dialoghi per intero:

Ilsa: Suona la nostra canzone, Sam. Come ai vecchi tempi.

Sam: [sospirando] Non conosco cosa dite signora.

Ilsa: Suonala, Sam. Suona... "Mentre il tempo passa".

Sam: [sospirando] Non ricordo signora. Mia testa unn poco stanca.

Ilsa: Su, te l'accenno io. Da-dy-da-dy-da-dum, da-dy-da-dee-da-dum...

[Sam comincia a suonare]

Ilsa: Canta Sam.

Sam: [cantando] You must remember this / A kiss is still a kiss / A sigh is just a sigh / The fundamental things apply / As time goes by. / And when two lovers woo, / They still say, "I love you" / On that you can rely / No matter what the future brings...

Rick: [arrivando lì] Sam, Non ti avevo detto di non suonarla più?

[Guarda Ilsa. Sam chiude il piano e se ne va]

Sono incalcolabili gli omaggi che il cinema ha dedicato a "Casablanca", pellicola di cui Umberto Eco ha scritto "un cliché fa sorridere, cento commuovono".Tra le più spiritose e divertenti citazioni ricordiamo il film Ma papà ti manda sola di Peter Bogdanovich, in cui una scatenata Barbra Streisand seduce l'ingenuo Ryan O'Neill sulle note di As time goes by (per poi cadere entrambi da un panchetto del piano: omaggio questo, invece, a Quando la moglie è in vacanza di Billy Wilder). O ancora le discussioni tra Meg Ryan e Billy Crystal (in Harry ti presento Sally) sul perché delle scelte di Ingrid Bergman. E ovviamente, Provaci ancora, Sam, pellicola di Herbert Ross in cui un imbranato critico cinematografico (Woody Allen) sogna di rivivere la passione tra Bogart e la Bergman con la moglie di un amico (Diane Keaton). Lo stesso titolo originale del film scritto da Allen come commedia teatrale, "Play it again, Sam", ricorda la famosa battuta della Bergman "Play it, Sam. Play 'As time goes by'" ("Suonala, Sam. Suona 'Mentre il tempo passa'").


Anche il mondo dei fumetti ha reso omaggio al film: Giorgio Cavazzano ha realizzato testi e disegni per la parodia disneyana "Topolino, Minni in Casablanca", appositamente realizzata in mezzatinta per ricreare le atmosfere del film. Nel corso della storia, la celebre frase "Suonala ancora, Sam" diventa un autentico tormentone per il pianista impersonato da Pippo. Un altro omaggio fumettistico lo troviamo nell'albo di Leo Ortolani, il creatore di Rat-Man, intitolato "La lunga notte dell'investigatore Merlo". Suonala ancora Sam è citata anche da Ligabue.

Aneddoti:

Limitato al livello di budget, l’aereo che si vede nella scena finale è in realtà di cartone, e con come equipaggio dei nani per dare l’illusione di un apparecchio di grandezza naturale!

In Germania il film non usci durante la guerra, per ovvi motivi di propaganda. Dopo la fine della guerra, il film fu trasmesso con pero più di 20 minuti di tagli: tutti i riferimenti al nazismo e al personaggio di Strasser erano stati censurati.

Sono dei tedeschi esiliati o ebrei gli interpreti dei nazisti nel film.

Nel 1987 una copia speciale è stata proiettata al Festival del Film di Rio con un finale alternativo. Ingrid Bergman non prende l’aereo ma torna nelle braccia di Bogart. Oltretutto un episodio della serie I Simpson propone un finale alternativo al film.

Un seguito era stato preparato dal nome “Brazzaville”. Ma la Bergman avendo rifiutato, il progetto non nacque mai, malgrado l’uscita di un seguito letterario nel 1990 dal nome “As time goes by” di Michael Walsh.


giovedì 27 novembre 2008

FINALE!


Carissimi,

ecco a voi la finale: si contenderanno la finalissima 2 attrici soltanto delle 4 in gara.

Uma Thurman: robin hood, kill Bill vol.1 e 2, pulp fiction, be cool

Meryl Streep: Manhattan, la mia Africa, innamorarsi, il ladro di orchidee, il diavolo veste prada

Natalie Portman: Léon, Heat la sfida, star wars episodio I: la minaccia fantasma, closer, v per vendetta

Michelle Pfeiffer: scarface, ladyhawke, le streghe di Eastwick, paura d'amare, l'età dell'innocenza, sogno di una notte di mezza estate


Sta a voi sceglierle mi raccomando potete inserire soltanto 2 voti!

Una nota di merita va alla nostra sfortunatissima Neve Campbell, che in Semifinale, dopo un appassionante gara, è uscita per un solo voto, ma il suo è stato un mondiale incredibile dove ha senza dubbio meritato la vittoria finale. Peccato rimane lei la vincitrice morale di questo entusiasmante Mondiale Femminile!

mercoledì 26 novembre 2008

TWILIGHT (MOVIE # 41)

“Trasferitasi nella cittadina di Forks insieme al padre, Bella Swan si innamora di un suo affascinante e misterioso compagno di classe, Edward. La passione tra i due prende il sopravento e quando Bella scopre la verità é ormai troppo tardi. La verità é che Edward é un vampiro, ma la ragazza, sicura dei suoi sentimenti non ha nessuna intenzione di interrompere il loro rapporto, ed é disposta a convivere con le differenze che ci sono tra loro. Il problema, però, é l'arrivo in città di un gruppo di vampiri che hanno intenzioni tutt'altro che innocue”

E’ proprio sull’amore tra i due protagonisti che si basa il film che a quanto pare ha riscontrato un sacco di successo già dal primo giorno di proiezione (la sala era piena), questo dovuto anche al fatto delle numerose copie vendute del libro da cui è tratto. Bello è il modo in cui è rappresentato questo amore, quasi proibito, che riesce a superare tutti gli ostacoli. Il loro rapporto con il tempo si rafforza sempre di più tanto che entrambi morirebbero l’uno per l’altra.


Dal film mi aspettavo più parti horror e con suspance che non c’è stata quasi per niente, ma l’atmosfera in quasi tutto il film era tetra, poche sono state le scene luminose, una di queste è stata usata nel pezzo in cui Edward si è mostrato nel suo vero aspetto a Belle, confessandoli di essere un vampiro e che alla luce del sole la sua pelle diventa luccicante.
Come si poteva immaginare il finale rimane un po’ incompleto ma questo è dovuto al fatto, trattandosi si una saga composta da 4 libri, che avrà dei seguiti e questi, vedendo il grande successo, credo che arriveranno sicuramente nei prossimi anni.
Molto belli i paesaggi, soprattutto quando si vede una panoramica che i protagonisti vedono quando Edward porta Bella sulla cima di un albero molto alto
.

In genere tutti i libri dai quali vengono poi realizzati i film sono migliori rispetto a questi ultimi poiché presentano delle maggiori parti e descrizioni più dettagliate che fanno vivere più emozioni (queste comunque nel film non sono mancate) e credo che il film sia abbastanza fedele al libro; questo lo dico per sentito dire dato che ancora non l’ho letto.
Una scelta davvero originale è far comparire per alcuni secondi l’autrice del libro, colei che ha dato vita a questa fantastica storia, nel film; e usare frasi tratte proprio dal libro.

VOTO:


PERSONAGGIO # 64: MARGE GUNDERSON.


Nome: Marge Gunderson

Interpretata da: Frances McDormand.

Film in cui è apparsa: Fargo (1996)

Citazione più rappresentativa: “Io credo che fosse il tuo complice nel macchinario!"

Scena più rappresentativa: Marge con Gaer Grimsud nella cabina.

Box Office(USA): 24,6 M$.

Awards: Best Actress: 1997 Academy Awards; Screen Actors Guild Awards; Chicago Film Critics Association; Indipendent Spirit Awards; London Film Critics Circle; National Board of Rewiev.

I premi ricevuti da questo film sono cosi numerosi, che vi rimando al link di Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Fargo_(film)/Premi_e_nomination .

Pero non mi piace prendere in giro i nostri lettori, ho il dvd ma non l’ho ancora visto dunque non saprei proprio cosa scrivere al riguardo! Qualcuno di voi lo conosce?

lunedì 24 novembre 2008

PERSONAGGIO # 65: PRINCESS LEIA.


Nome: Princess Leila.

Interpretato da: Carrie Fisher.

Film in cui è apparsa: Star Wars Episode IV – A New Hope (1977)

Star Wars Episode V – The Empire Strikes Back (1980)

Star Wars Episode VI – Return of The Jedi (1983)


Citazione più rappresentativa: “Aiutami Obi Wan Kenobi. Sei la mia unica speranza.”

Scena più rappresentativa: Quando tenta di ingelosire Han solo baciando Luke Skywalker che è suo fratello!


Box Office(USA): Star Wars Episode IV – A New Hope (1977) 215,5 M$.

Star Wars Episode V – The Empire Strikes Back (1980) 145,9 M$.

Star Wars Episode VI – Return of The Jedi (1983) 263,7 M&.

Awards: Nessuno.

Probabilmente la principessa più famosa della storia del Cinema! Incredibile come l’attrice, Carrie Fisher non abbia sfondato nel mondo del cinema dopo questo film vero? E’ rimasta intrappolata nel suo personaggio, è il bello e al tempo stesso il brutto di quando si trova il successo con un personaggio: non si riesce più a staccarsi da lui e il pubblico oramai ti identifica a lui dimenticando il tuo nome, fermandoti per strada magari chiamandoti Principessa Leila. Stessa cosa successe se ci pensate al povero Skywalker, chi lo ricorda in altri film?

(Le prossime righe sono tratte per la maggiorparte da Wikipedia)

La saga di Guerre Stellari fu un successo mondiale che la rese famosa in tutto il mondo. La Principessa Leila negli Stati uniti divenne un trionfo del merchandising; c'erano (e ci sono tutt'ora, tra i collezionisti, anche in Italia) bamboline di plastica (altrimenti dette action figures) diffusissime nei negozi di giocattoli. La Fisher ha spesso scherzato sul fatto che è stata la Principessa Leila e non lei a divenire famosa, che il caso aveva fatto somigliare a Carrie. La carriera della Fisher si interrompe praticamente qui, per problemi di droga e di alcool non riesce più a girare una scena, rischiando la morte per overdose a 28 anni.

Leila fu generata, insieme al gemello Luke Skywalker, dall'unione fra la senatrice di Naboo Padmé Naberrie Amidala (morta subito dopo il parto) e il Jedi Anakin Skywalker (diventato Lord Dart Fener). Subito dopo la nascita sul pianeta di Polis Massa, i gemelli furono separati per ordine di Yoda: mentre Luke fu affidato alla famiglia Skywalker su Tatooine, Leila fu adottata e cresciuta su Alderaan dal senatore, principe Bail Organa e sua moglie, la regina Breha Organa. Crescendo in mezzo ai politici, ebbe accesso ad un seggio nel Senato Galattico, dove giocò un ruolo segreto per l'Alleanza Ribelle. Leila è anche la sola Skywalker ad avere ricordi della sua "vera" madre, attraverso i ricordi di alcune semplici immagini. George Lucas disse che voleva che uno dei gemelli si ricordasse della madre, e che, visto che Luke sapeva che Dart Fener era suo padre, pensò che fosse più logico associare a Leila il ricordo infantile della genitrice.

Fu interpretata inizialmente dall'attrice Carrie Fisher nel quarto, quinto, e sesto episodio, così come nello speciale The Star Wars Holiday Special. La versione di Leila in fasce fu invece di Aiden Barton nel terzo episodio. Ann Sachs fornì la voce di Leila nel dramma radiofonico degli anni ottanta tratto dalla Trilogia Originale.

Personaggio forte, eroina pura e cristallina che non suscita tenerezza malgrado la sua condizione molto precaria all’inizio della trilogia visto il suo coraggio e la sua determinatezza.

  • Nel giugno 2005 la Principessa Märtha Louise di Norvegia ammise in un'intervista che il primo nome della figlia più giovane Leah Isadora Behn — quinta in successione al trono norvegese — fu ispirato dalla principessa Leila.
  • La strana acconciatura di Leila fu chiamata "acconciatura a ciambella" da molti fan della saga. Miss Piggy, personaggio dei Muppet, una volta copiò l'acconciatura usando una ciambella in un famoso episodio del Muppet Show dedicato a "Guerre Stellari" (Carrie Fisher odiava quella pettinatura, ma non osò discuterne con George Lucas, dato che temeva di poter essere licenziata).
  • Le scene da schiava sono state votate tra le più memorabili nella storia del cinema dalla rivista Empire, e (insieme ad alcune scene di nudo parziale nelle prime pellicole horror dell'attrice) hanno trasformato Carrie Fisher in un'icona dell'immaginario erotico giovanile degli anni ottanta.
  • Il personaggio di Leila Organa è stato riprodotto su una infinità di prodotti di merchandising. Carrie Fisher in proposito ha detto Ho dato in concessione il mio aspetto. Ogni volta che mi guardo allo specchio, devo dare un paio di dollari a George Lucas.
  • Nel film parodia Balle Spaziali, il ruolo di Leila fu coperto da un personaggio chiamato Princess Bunhead in omaggio ai capelli (nella versione italiana il nome venne tradotto Principessa Vespa), interpretato da Daphne Zuniga.
  • Il bikini dorato fu usato in un episodio di Justice League Unlimited da una ragazza (Green Lantern) come omaggio al personaggio.
  • Il gruppo rock Blink 182 ha dedicato al personaggio della principessa Leia una canzone intitolata A New Hope, il titolo inglese del primo film della saga.

Nella trilogia originale, la Principessa è il personaggio più preciso nell'uso del blaster colpendo più nemici di chiunque altro.

Nel primo montaggio del film distribuito nelle sale, Mark Hamill (Luke Skywalker) in una scena (il rientro alla base dopo la distruzione della Morte Nera) per errore si rivolge alla principessa col nome di Carrie!. La produzione ha sempre negato il fatto: secondo la "versione ufficiale", Hamill esclama "Hey". Nonostante ciò, la parola "Carrie" è desumibile dalla lettura delle labbra.

Molte delle scene in cui Leila compare con altri personaggi sono girate con Carrie Fisher costretta a stare in piedi su una scatola, per camuffare la differenza di altezza tra lei e Harrison Ford: quasi trenta centimetri.

In molte scene a figura intera, Leila non porta alcun abbigliamento intimo sotto gli abiti di scena: l'unico "aiuto" concessole fu del nastro adesivo. Questo perché Lucas insisteva sul fatto che nello spazio non si usa biancheria intima.

Il colore preferito da Leila è il bianco, stando alle dichiarazioni alla stampa durante il lancio della prima trilogia.

Il personaggio di Leia è stato concepito ispirandosi alle fiabe tradizionali europee, e al film giapponese La fortezza nascosta (Kakushi toride no san akunin) di Akira Kurosawa: il personaggio del principe, protagonista del film giapponese, è stato suddiviso nei ruoli di Leia e Luke.

Nelle primissime stesure degli artwork, la protagonista del film avrebbe dovuto essere Leia. Luke venne aggiunto in un secondo momento.

Per il ruolo della principessa vennero valutate le attrici Terri Lynn e Cindy Williams: Jodie Foster venne selezionata come "riserva" per la Fisher.

Leila, come anche Obi-Wan Kenobi, Dart Fener, C3PO, Ian Solo e Luke Skywalker, pronuncia almeno una volta nella trilogia originale la frase I have a bad feeling about this ("Ho un brutto presentimento")

Per un errore di montaggio, nell'ologramma della principessa proiettato da C1-P8 una ripetizione della richiesta di aiuto è diversa dalle altre.

venerdì 21 novembre 2008

QUARTA SEMIFINALE!

Dopo un appassionante partita tra la Streep e la Forster, ecco la vincite per due miseri voti...

MERYL STREEP! Si qualifica dunque per la finale.

Sotto ora con l'ultima semifinale, votate bene mi raccomando!

PERSONAGGIO # 66: HAL 9000.



Nome: Hal 9000.

Interpretato da:Douglas Rain(voce).

Film in cui è apparsa: 2001: Odissea nello spazio (1968).


Citazione più rappresentativa:
Ho paura, David. (HAL 9000 al Dr. Dave Bowman)”


Scena più rappresentativa: I vari rifiuti di Hal di eseguire gli ordini.

Box Office(USA): 56,7 M$.


Awards: Nessuno.

Personaggio particolare oggi in classifica vero? Un computer chi l’avrebbe mai detto!

Ma Hal 9000 non è un calcolatore particolare, è il pc che tutti vorremmo avere (almeno fino a quando non impazzisce^^)!

“Personaggio” chiave del capolavoro visionario di Kubrick, Hal è diventato una pietra miliare della storia del Cinema con le sue frasi fredde, ciniche e letteralmente indifferenti alle sorti della vita umana. Addirittura diventa un accanito oppositore dei membri dell’equipaggio tentandoli di ucciderli!

Nessun calcolatore 9000 ha mai commesso un errore o alterato un'informazione. Noi siamo, senza possibili eccezioni di sorta, a prova di errore, e incapaci di sbagliare. (HAL 9000)

Per quanto riguarda la costruzione di Hal c’è da sottolineare come anche questa volta Kubrick abbia fatto centro anticipando i tempi. All’epoca in cui lo scenario fu concepito ( 1965-67) da Kubrick e Clarke, sembrava che il progresso in materia di cervelli elettronici rendesse questa anticipazione molto credibile. In effetti, i calcolatori centrali già in uso nelle banche, compagnie di assicurazioni, amministrazioni ecc ecc facevano inevitabilmente immaginare dei futuri sistemi intelligenti come delle grosse unità centrali che avrebbero gestito molte periferiche.

Kubrick e i suoi consiglieri scientifici desideravano una anticipazione verosimile, dunque si documentarono in maniera precisa. Ma nel 1968 il microprocessore non esisteva, il mouse e le interfacce grafiche erano ancora nei cartoni di Douglas Engelbart e l’informatica rimaneva pesante e ingombrante ( i “mini” calcolatori avevano le misure di un armadio); basti ricordare che il più celebre calcolatore dell’epoca l’IBM 360 occupava una stanza intera.

Kubrick e Clarke non poterono dunque immaginare che un sistema immenso e onnipotente, che dotarono di quello che il progresso scientifico dell’epoca lasciava percepire per il futuro: la sintesi e il riconoscimento vocale e visivo, un interfaccia uomo-macchina naturale, delle unità di entrata estremamente duttili e soprattutto una emulazione del ragionamento umano tanto fedele quanto possibile al modello originale.

Molte delle capacità di Hal, compatibili con il test di Turing, sono largamente fuori portata dai calcolatori d’oggi : parlare tranquillamente, fare prova di psicologia, riconoscere il viso attraverso un disegno ecc ecc

Da un punto di vista cinematografico. Kubrick diede un tocco al “personaggio” con alcune idee geniali, prendendo in contropiede gli stereotipi dell’epoca. Infatti invece di dare al calcolatore una voce sintetica inumana, rischiò dandogli una voce di un attore shakespeariano. I terminali rossi disposti in tutti i punti nevralgici del vascello spaziale, che osservano gli astronauti costantemente, fanno inevitabilmente pensare agli schermi di Orwell, rinforzando il messaggio del film, vale a dire la minaccia tecnologica divoratrice.

Hal è il diminutivo del nome inglese Henry. Pare che l'origine sia attribuibile ad un gioco di parole con il nome della IBM, nota azienda costruttrice di hardware. Infatti applicando il cifrario di Cesare con uno spostamento di una lettera (invece di tre come in quello di Cesare) alle tre lettere H-A-L risultano le lettere I-B-M.

Stando ad altri pareri, il nome HAL è stato scelto come omaggio ai due principali metodi con cui il pensiero umano si manifesta:

Il primo è basato sull'intuizione prima del ragionamento, il secondo basato sul metodo che ci porta in modo sequenziale, procedurale, alla soluzione di un problema. Si tratta dunque di un ossimoro in quanto, per definizione, un algoritmo non può essere euristico.


Nella versione francese il nome di HAL diventa CARL, acronimo di Cerveau Analytique de Recherche et de Liaison, ovvero Cervello Analitico per Ricerca e Comunicazione.

Secondo il film, HAL 9000 entra in funzione alle Officine HAL di Urbana, Illinois, il 12 gennaio 1992, ed è dotato di I.A., l'intelligenza artificiale che gli consente di governare l'astronave "Discovery 1", per condurla durante la missione spaziale.

HAL 9000 appare anche in 2010 - L'anno del contatto, tratto dal romanzo 2010: Odissea due.

In entrambi i film la voce è dall'attore britannico Douglas Rain, doppiato per la versione italiana di 2001 dall'attore palermitano Gianfranco Bellini, dall'inconfondibile timbro che ben rende l'idea di un'intelligenza artificiale; per quella di 2010 dall'attore Renato Cortesi, più consono all'idioma da maggiordomo della voce originale di Rain.

HAL, macchina "incapace di commettere errore" ne commette proprio uno nel prevedere il guasto all'antenna principale, diventando improvvisamente inaffidabile per l'equipaggio ed il controllo missione sulla Terra. Temendo di venire disinserito tenta di eliminare l'intero equipaggio. Come ben descritto nel romanzo di Clarke 2001, per motivi di segretezza e per non sottoporre a stress i comandanti Bowman e Poole, HAL ed i membri in animazione sospesa sono i soli al corrente dello scopo reale della missione, indagare su una trasmissione aliena diretta verso l'orbita di Giove. Tuttavia HAL non è stato istruito sul motivo e dunque la sua mente entra in un conflitto di priorità, tra la salvaguardia della missione e quella degli astronauti. Mentre HAL tenta di far trapelare qualche indizio a Bowman, avverte un guasto all'antenna principale. Il conflitto si somatizza proprio sul collegamento tra la nave ed il controllo a Terra. In 2010 il Dr Chandra denuncia un'intromissione della Casa Bianca nelle direttive impartite al computer, ignorando la sua incapacità di dissimulazione al contrario di "persone abituate a mentire molto facilmente".

L’asteroide n° 9000 a è stato nominato cosi in onore di Hal.