LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")
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venerdì 28 novembre 2008

PERSONAGGIO # 63: RICK BLAINE.


Nome: Rick Blaine.

Interpretato da: Humphrey bogart.

Film in cui è apparsa: Casablanca (1942)


Citazione più rappresentativa:
Alla tua salute, bambina”

Scena più rappresentativa: La scena della Marsigliese in risposta a “Die Wacht Am Rhein”


Box Office(USA): 4,1 M$.


Awards: Nessuno.

Forse la pellicola hollywoodiana più celebre di tutti i tempi, stiamo parlando di Casablanca un film che ha fatto storia e continuerà a farla fino a quando il Cinema vivrà. Tratta dall'opera teatrale Everybody Comes to Rick's di Murray Burnett e Joan Alison, nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserita al secondo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi e dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è scesa al terzo.

Personaggio amaro per eccellenza, malgrado l’amore impossibile per la splendida Ingmar Bergman gli spezzi il cuore, riesce sempre a mantenere una compostezza, un savoir faire, una freddezza e un cinismo da antologia. Anche se nei suoi occhi si legge un sentimento che non può che ispirarci tristezza e tenerezza, per un periodo andato che non tornerà mai più, per quel periodo indimenticabile che aveva passato con la sua bella Ilsa. Grandissimo Rick Blaine!

(Tratto Wikipedia Italiano e Francese)

Memorabili le scene con lei e col capitano Louis Renault; 6 battute sono infatti state inserite nella top 100 delle battute più famose del Cinema.

  • Alla tua salute, bambina (Here's looking at you, kid.), Rick - 5° posto assoluto
  • Louis, forse oggi noi inauguriamo una bella amicizia (Louis, I think this is the beginning of a beautiful friendship.), Rick - 20° posto assoluto
  • Suonala, Sam. Suona... "Mentre il tempo passa" (Play it, Sam. Play "As time goes by"), Isla - 28° posto assoluto
  • Fermate i soliti sospetti (Round up the usual suspects), Capitano Renault - 32° posto assoluto
  • Avremo sempre Parigi. (We'll always have Paris), Rick - 43° posto assoluto
  • Di tutti i ritrovi che ci sono nel mondo, doveva venire proprio nel mio (Of all the gin joints in all the towns in all the world, she walks into mine), Rick - 67° posto assoluto

Una nota aggiuntiva merita “Suonala Sam. Suona…” Infatti il personaggio di Isla(interpretato dalla Bergman) al "Rick's Café Americain" convince Sam a suonare ancora la loro canzone, Rick sopraggiunge e si dimostra seccato. Questa scena è non solo una delle più famose del film, ma dell'intera storia del Cinema. Ecco i dialoghi per intero:

Ilsa: Suona la nostra canzone, Sam. Come ai vecchi tempi.

Sam: [sospirando] Non conosco cosa dite signora.

Ilsa: Suonala, Sam. Suona... "Mentre il tempo passa".

Sam: [sospirando] Non ricordo signora. Mia testa unn poco stanca.

Ilsa: Su, te l'accenno io. Da-dy-da-dy-da-dum, da-dy-da-dee-da-dum...

[Sam comincia a suonare]

Ilsa: Canta Sam.

Sam: [cantando] You must remember this / A kiss is still a kiss / A sigh is just a sigh / The fundamental things apply / As time goes by. / And when two lovers woo, / They still say, "I love you" / On that you can rely / No matter what the future brings...

Rick: [arrivando lì] Sam, Non ti avevo detto di non suonarla più?

[Guarda Ilsa. Sam chiude il piano e se ne va]

Sono incalcolabili gli omaggi che il cinema ha dedicato a "Casablanca", pellicola di cui Umberto Eco ha scritto "un cliché fa sorridere, cento commuovono".Tra le più spiritose e divertenti citazioni ricordiamo il film Ma papà ti manda sola di Peter Bogdanovich, in cui una scatenata Barbra Streisand seduce l'ingenuo Ryan O'Neill sulle note di As time goes by (per poi cadere entrambi da un panchetto del piano: omaggio questo, invece, a Quando la moglie è in vacanza di Billy Wilder). O ancora le discussioni tra Meg Ryan e Billy Crystal (in Harry ti presento Sally) sul perché delle scelte di Ingrid Bergman. E ovviamente, Provaci ancora, Sam, pellicola di Herbert Ross in cui un imbranato critico cinematografico (Woody Allen) sogna di rivivere la passione tra Bogart e la Bergman con la moglie di un amico (Diane Keaton). Lo stesso titolo originale del film scritto da Allen come commedia teatrale, "Play it again, Sam", ricorda la famosa battuta della Bergman "Play it, Sam. Play 'As time goes by'" ("Suonala, Sam. Suona 'Mentre il tempo passa'").


Anche il mondo dei fumetti ha reso omaggio al film: Giorgio Cavazzano ha realizzato testi e disegni per la parodia disneyana "Topolino, Minni in Casablanca", appositamente realizzata in mezzatinta per ricreare le atmosfere del film. Nel corso della storia, la celebre frase "Suonala ancora, Sam" diventa un autentico tormentone per il pianista impersonato da Pippo. Un altro omaggio fumettistico lo troviamo nell'albo di Leo Ortolani, il creatore di Rat-Man, intitolato "La lunga notte dell'investigatore Merlo". Suonala ancora Sam è citata anche da Ligabue.

Aneddoti:

Limitato al livello di budget, l’aereo che si vede nella scena finale è in realtà di cartone, e con come equipaggio dei nani per dare l’illusione di un apparecchio di grandezza naturale!

In Germania il film non usci durante la guerra, per ovvi motivi di propaganda. Dopo la fine della guerra, il film fu trasmesso con pero più di 20 minuti di tagli: tutti i riferimenti al nazismo e al personaggio di Strasser erano stati censurati.

Sono dei tedeschi esiliati o ebrei gli interpreti dei nazisti nel film.

Nel 1987 una copia speciale è stata proiettata al Festival del Film di Rio con un finale alternativo. Ingrid Bergman non prende l’aereo ma torna nelle braccia di Bogart. Oltretutto un episodio della serie I Simpson propone un finale alternativo al film.

Un seguito era stato preparato dal nome “Brazzaville”. Ma la Bergman avendo rifiutato, il progetto non nacque mai, malgrado l’uscita di un seguito letterario nel 1990 dal nome “As time goes by” di Michael Walsh.


mercoledì 19 novembre 2008

PERSONAGGIO #67: LA MORTE.


Nome: The Death.

Interpretato da: Bengt Ekerot.

Film in cui è apparso: Il Settimo Sigillo (1957).


Citazione più rappresentativa: “Niente può sfuggirmi. Nessuno può sfuggirmi.”


Scena più rappresentativa: Ovviamente quella della partita a scacchi.


Box Office(USA): Non pervenuto.


Awards: Nessuno.

Veste di nero, impugna una falce e gioca a scacchi: tutti hanno visto questa scena volenti o nolenti. Scena leggendaria in cui il protagonista del capolavoro di Bergman mette in gioco la sua vita tramite una partita a scacchi contro la Morte in persona. Inquietante, fredda e cinica nessuno vorrebbe mai incontrarla!

Antonius Block: Chi sei tu?
Morte: Sono la morte.
Antonius: Sei venuta a prendermi?
Morte: È già da molto che ti cammino a fianco.
Antonius: Me n'ero accorto.

(Tratto da Wikipedia)

Di questa partita è memorabile il sacrificio di Antonius per salvare una famiglia di saltimbanchi, che sembrano non accorgersi della tragedia che li circonda, uniti solo dall'amore reciproco e da un sincero rispetto. Infatti è daa notare come in realtà la morte non vinca la partita con Antonius ad armi pari. È infatti Antonius che lascia la possibilità alla morte di modificare la disposizione dei pezzi sulla scacchiera; egli infatti con un movimento del braccio colpisce intenzionalmente la scacchiera facendo cadere alcuni pezzi che la morte sposterà in maniera tale da poter vincere. Tutto ciò per lasciare la possibilità all'attore ed alla sua famiglia di scappare.

L'incontro con la morte:

Tutta la problematica esistenziale del cinema di Bergman viene espressa in questo film che inaugura la tematica religiosa, anticipa il tema dello specchio, quella dell'uomo che non comprende il valore del suo essere uomo e quello della paura.

I personaggi centrali del film sono il Cavaliere che possiede la fede ma è assalito dal dubbio e lo scudiero materialista e indifferente. Il Cavaliere, che ritorna deluso dalla Crociata, attraversa un periodo di crisi e confidandosi con il monaco, che rappresenta la Morte, dice che il suo cuore è vuoto come uno specchio, pieno di paura e indifferenza verso i suoi irriconoscibili simili e alla domanda della Morte: "Non credi che sarebbe meglio morire?" il Cavaliere risponde che l'ignoto lo atterrisce e che vorrebbe avere la certezza dell'esistenza di Dio perché se Dio non esiste l'intera esistenza è un vuoto senza fine.

Come scrive Nino Ghelli "L'autentico significato del film consiste nella rinuncia da parte dell'autore a fornire una risposta univoca all'angoscioso problema del crociato: egli ne ha invece adombrata una soluzione nella salvezza della Grazia che assiste i semplici. Una speranza, quindi, e al tempo stesso un monito".

Tutto il film è di grande suggestione e Bergman usa in modo magistrale le luci e le ombre come nella scena dove il Cavaliere gioca con la Morte agli scacchi. Il bianco e il nero della scacchiera vengono presentati con un forte contrasto di ombre e luci nelle sequenze che illustrano simbolicamente i sigilli dell'Apocalisse.

Alla buona riuscita del film contribuì il cast, composto da Max von Sydow, uscito dalla scuola d'arte di Stoccolma, nelle vesti del protagonista, da una brillante Bibi Andersson alla sua prima esperienza e da Nils Poppe, attore comico, alle prese per la prima volta in un ruolo drammatico.

Antonius Block: Ti tocca il nero.
Morte: Si addice alla Morte, non credi?

La scena del film è stata ripresa ovviamente da numerosi film o fumetti, ecco un elenco non esaustivo:

  • Nel film Brancaleone alle Crociate, di Mario Monicelli, il protagonista dialoga e duella con la Morte che pretende la sua vita; la lotta per la salvezza dell'anima tra cavaliere crociato - morte sembra una chiara citaziona del film di Bergman, ma Monicelli non ha mai confermato questa tesi.
  • Nel 1983 il Micheal Schenker Group gira il video clip di Rock will never die. Tra i protagonisti del video c'è anche la famosa "morte".
  • Nel 1993 il film Last Action Hero di John McTiernan cita il film di Bergman nel finale. Il biglietto magico che dà vita agli eventi del film, finisce in un cinema dove stanno proiettando Il Settimo Sigillo: la Morte (interpretata da Ian McKellen) interrompe la partita a scacchi e scende dallo schermo per seminare il panico in città e contrapporsi all'Eroe del film (Arnold Schwarzenegger).
  • Il film di Woody Allen Amore e guerra cita il finale nel film, infatti il protagonista alla fine del film balla assieme alla Morte; inoltre Woody Allen ha dichiarato più volte di considerare Ingmar Bergman come il più grande genio della storia del cinema.
  • Numerose anche le parodie nei programmi tv. Nel 2008 all'interno di Mai dire Martedì Emilio Gatto e Alessandro Cantarella hanno interpretato la morte e il suo sfidante in L'ottavo sigillo.
  • Il fumetto di Tiziano Sclavi "Dylan Dog numero 66: Partita con la morte" è una lunga citazione del film, ma con alcuni colpi di scena importanti... la partita è truccata?

Alcune scene della partita a scacchi tra la morte e il guerriero, appaiono nel film "Giovanni Falcone" di Giuseppe Ferrara.

Cosa aspettate? Se ancora non avete visto questo capolavoro rimediate subito! Sono pochi i film che riescono a far pensare come questo, per non dire rari. Grazie Maestro Bergman per averci offerto questa pietra miliare del Cinema!