LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO. (Tyler Durden)
Citazione del mese:
"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi." ("Quei bravi ragazzi")
Scena più rappresentativa: Il monologo iniziale di Alfie.
Box Office(USA): Non pervenuto.
Awards: Best Actor, National Society of Film Critics.
Alfie è un film del 1966 diretto da Lewis Gilbert, vincitore del Premio Speciale della Giuria al 19° Festival di Cannes.
Alfie è un ragazzo sui 20 anni che fa l'autista di limousine per guadagnarsi da vivere. È un gran donnaiolo e sono degni di nota i suoi monologhi col pubblico.
Ammetto la mia ignoranza ma non ho mai visto questo film. Qualcuno di voi invece si?
Film in cui è apparso: Un colpo all’italiana ( The Italian Job 1969)
Citazione più rappresentativa: Ricordati solo questo: in questo paese guidano tutti dalla parte sbagliata della strada.
Scena più rappresentativa: La scena finale una delle più strane, beffarde e ambigue della storia del Cinema.
Box Office(USA): Non Pervenuto.
Awards: Nessuno.
Michael Caine, un nome una leggenda in Inghilterra per via di questo film che a noi italiani magari puo far sorridere essendo un concentrato di stereotipi sul nostro bel paese tra poliziotti nullafacenti, tonti e svogliati, e personaggio inverosimili. Ciò non toglie che The Italian Job rimane un capolavoro, per ironia, azione e quel famoso colpo di scena finale.
Istrionico e canaglia, il capo banda più bohemien che si sia mai visto, l'unico che tra un sarto raffinato, una macchina di lusso ed una bizzarra (e splendida) ragazza riesce a trovare il tempo per il "colpo perfetto"; questo è Charlie Croker, un rapinatore che vuole organizzare l’ultimo colpo della sua carriera. Il colpo verrà effettuato in Italia appunto, sfruttando il sistema automatizzato di controllo dei semafori appena installato a Torino e approfittando della partita Italia-Inghilterra. Charlie vuole creare un gigantesco ingorgo e rubare i soldi che la FIAT ha appena ricevuto dalla Cina per l'apertura di un nuovo stabilimento vicino Pechino. Non ha pero fatto i conti con la mafia…
Tra inseguimenti spettacolari tra i più belli mai stati girati con le Mini Minor( che servi a far aumentare le vendite e a rendere famosa quella macchina) e lo splendido cameo di Benny Hill, Charlie Croker rimane impresso nella mente dello spettatore per via del suo carisma e del suo indimenticabile fare sornione.
Rifatto anche nel 2003 in una versione più americanizzata (dunque più azione e botti) incentrata tra Venezia e Los Angles.
-"7 anni a Folsung, in isolamento per 3, Mcnneil in precedenza. Mcnneil è un carcere duro come dicono?" -"Ti occupi di scienza penitenziaria?" -"Hai intenzione di tornarci? Sai ne ho conosciuti alcuni che facevano qualche cazzata apposta per farsi ribeccare e tu?" -"Deve aver conosciuto proprio i più stupidi." -"Ah ne ho conosciuti tanti." -"Mi ci vedi a rapinare un negozio di liquori con scritto in fronte arrestatemi sono un perdente?" -"No in effetti no." -"Bravo. Non tornerò mai in prigione." -"Allora è meglio che tu cambi lavoro." -"E quello che mi riesce meglio organizzare colpi. A te quello che riesce meglio è cercare di fermare gente come me." -"Insomma una vita regolata non ti piacerebbe?" -"Quale sarebbe il barbecue e la partita in televisione?" -"Gia." -"Ed è questa vita regolata quella che fai?" -"Che faccio? No la mia vita...no la mia vita è un disastro assoluto. Ho una figliastra incasinata come poche per il suo vero padre che grazia a Dio è un gran coglione. Ho una moglie, la madre, ma ormai siamo in rotta un matrimonio irrecuperabile il mio terzo. E' questo perché passo tutto il mio tempo a dare la caccia a quelli che fanno il tuo lavoro: ecco la mia vita." -"Una volta uno mi ha detto: non fare entrare nella tua vita niente da cui tu non possa sganciarti in 30 secondi netti se senti puzza di sbirri dietro l'angolo. Se tu sei sempre appresso a me e dove vado io vai anche tu...Bè come pretendi di tenerti una moglie?" -"Questa è una bella domanda. Tu invece sei un monaco?" -"Ce l'ho una donna." -"E che le racconti?" -"Che faccio il rappresentante." -"Quindi se dovessi vedere me arrivare da quell'angolo, abbandoneresti la tua donna, senza neanche salutarla?" -"Rientra nella disciplina." -"E' un po’ superficiale no?" -"Si può darsi che lo sia. O lo accettiamo o tanto vale che cambiamo mestiere." -"Io non saprei che altro fare." -"Ah io neanche." -"E nemmeno vorrei fare altro." -"E io neanche." -"Da un po’ la notte ho un sogno ricorrente: sono seduto a una grande tavola imbandita insieme a tutte le vittime di tutti gli omicidi su cui ho indagato sedute a tavola anche loro e fissano tutte me...Con quelle orbite nere vuote. Molte di loro in testa hanno un foro di proiettile da cui cola sangue. Altre sembrano palloni per quanto si sono gonfiati perché le ho trovate solo due settimane dopo che erano stati ammazzati. I vicini avevano sporto denuncia per la puzza! Insomma stanno tutti li; seduti e composti." -"E che ti dicono?" -"Niente." -"Non parlano?" -"No. Forse perché non hanno niente da dire. Stiamo seduti e ci guardiamo. Loro guardano me e nient'altro è questo il sogno." -"Io invece sogno di affogare. Allora devo svegliarmi e mettermi a respirare o morirei nel sonno." -"Conosci il significato?" -"Si, avere ancora tempo." -"Ancora tempo per poter fare quello che vuoi?" -"Si esatto." -"E ora lo stai facendo?" -"No ancora no." -"Eccoci seduti qui, io e te normali come due vecchi amici ma tu fai quello che fai e io faccio quello che devo fare. E ora che ci siamo conosciuti se quando sarà dovrò toglierti di mezzo potrà non piacermi ma ti avverto: se mi troverò a scegliere fra te e un poveraccio per colpa tua rischia di lasciare un vedova...Scelgo te senza neppure esitare." -"Trascuri l'altra faccia della medaglia. Cosa succederebbe se tu mi incastrassi e fossi io a dover scegliere? Perché per nessun motivo ti permetterei di fermarmi. E'vero ci siamo conosciuti si, ma neppure io esiterei nemmeno un istante.” -"Forse proprio cosi che andrà...o...Chi può dirlo?" -"O forse non ci rivedremo mai più."