
Titolo: Lussuria - Seduzione e tradimento (Se, Jie)
Produzione: Taiwan
Anno: 2007
Regia: Ang Lee
Interpreti: Tony Leung Chiu-Wai, Joan Chen, Tang Wei, Wang Lee-Hom, Kao Ying-hsien.
Durata: 160 min. circa
Vincitore della Mostra del Cinema di Venezia, censurato in varie parti del mondo, l’ultima opera di Ang Lee aveva suscitato in me una piccola curiosità. Certamente, molto era dipeso dal fatto che il suo ultimo film, cioè Brokeback Mountain, mi aveva non dico scioccato ma comunque sorpreso positivamente.
Premetto che secondo me Lussuria non riesce a raggiungere la bellezza della precedente fatica del regista taiwanese per vari motivi.
Il principale è essenzialmente la lentezza del film. Il film è lento, troppo lento, soprattutto il primo tempo è un cumulo di informazioni(quanto poi utili alla storia? Poco secondo me) abbastanza noiose e stucchevoli. Non accade nulla, è tutto cosi passivo e poco coinvolgente. Ang Lee si diverte a mostrarci come sia bravo con la cinepresa e questo lo sappiamo. Sicuramente qualche taglio sarebbe stato utile a rendere il film piu scorrevole.
Il secondo difetto sta nella ripetitività delle scene di sesso, che sono sicuramente tra le piu realistiche(non sono patinate ma anzi sono crude ed efficaci)che abbia mai visto in un film, pero sono troppo lunghe e agonizzanti. Passino le prime due, ma la terza e la quarta secondo me stancano e l’effetto sorpresa o choc visivo finisce e subentra la ripetitività.


Ciò non toglie che la regia è perfetta rende benissimo il dolore di lei, la passione tra loro due fatta di sguardi intensi, di sfioramenti di mani ecc ecc…E’ una regia anche molto occidentale in alcuni casi, cosi come i costumi, le acconciature di lei e la fotografia,(sembra di stare in una Vienna o Parigi) sono sublimi. La Cina di un tempo è ricreata in maniera eccezionale, con dei colori e una intensità rara. La storia regge, non è assolutamente banale(basti vedere il finale anche se Skripach aveva azzeccato bisogna dargli atto) ed è articolata bene. Le musiche azzeccatissime, candide tranquille e rilassanti, rispecchiano molto il film.


Sempre sulla regia, ho notato delle citazioni: come quella per il nostro mitico Park Chan-wook(la scena della pugnalata di gruppo con tutto quel sangue sembra davvero Lady Vendetta anche se effettivamente non troppo credibile visto che lo sfortunato di turno si rialza troppe volte facendomi sorridere per la scena surreale) e di Kitano(quei silenzi, quegli sguardi infiniti e le poche parole dette) che ho cmq molto apprezzato. Accanto alla regia senza sbavature di Lee rendono molto bene.


Gli attori poi sono magnifici. Toney Leung è una sicurezza, lo adoravo gia dai tempi di Infernal Affairs e Better Tomorrow, ora lo adoro anche di piu! E’ impenetrabile nel suo personaggio, freddo, razionale, non perde mai il controllo e fa trasparire poco i suoi sentimenti con quel suo sguardo di ghiaccio. Lei invece oltre ad essere bella, recita la parte della giovane inesperta, lacerata dal dolore e dall’amore, dalla noia dall’odio e dalla passione in maniera eccezionale, soprattutto visto la quantità di sentimenti con cui il suo personaggio si lascia trasportare durante tutto il film.
Resta il fatto che sarebbe stato un gran film, se fosse durato un ora in meno circa delle 2 ore e 40. Mi avrebbe secondo preso di più. Nel voler troppo strafare Lee sbaglia secondo me, perché tutti quei sentimenti che traspaiono benissimo nel film e che colpiscono lo spettatore avrebbero reso di piu in un film piu corto. Ed un errore del genere è quasi imperdonabile.

Premetto che secondo me Lussuria non riesce a raggiungere la bellezza della precedente fatica del regista taiwanese per vari motivi.
Il principale è essenzialmente la lentezza del film. Il film è lento, troppo lento, soprattutto il primo tempo è un cumulo di informazioni(quanto poi utili alla storia? Poco secondo me) abbastanza noiose e stucchevoli. Non accade nulla, è tutto cosi passivo e poco coinvolgente. Ang Lee si diverte a mostrarci come sia bravo con la cinepresa e questo lo sappiamo. Sicuramente qualche taglio sarebbe stato utile a rendere il film piu scorrevole.
Il secondo difetto sta nella ripetitività delle scene di sesso, che sono sicuramente tra le piu realistiche(non sono patinate ma anzi sono crude ed efficaci)che abbia mai visto in un film, pero sono troppo lunghe e agonizzanti. Passino le prime due, ma la terza e la quarta secondo me stancano e l’effetto sorpresa o choc visivo finisce e subentra la ripetitività.


Ciò non toglie che la regia è perfetta rende benissimo il dolore di lei, la passione tra loro due fatta di sguardi intensi, di sfioramenti di mani ecc ecc…E’ una regia anche molto occidentale in alcuni casi, cosi come i costumi, le acconciature di lei e la fotografia,(sembra di stare in una Vienna o Parigi) sono sublimi. La Cina di un tempo è ricreata in maniera eccezionale, con dei colori e una intensità rara. La storia regge, non è assolutamente banale(basti vedere il finale anche se Skripach aveva azzeccato bisogna dargli atto) ed è articolata bene. Le musiche azzeccatissime, candide tranquille e rilassanti, rispecchiano molto il film.


Sempre sulla regia, ho notato delle citazioni: come quella per il nostro mitico Park Chan-wook(la scena della pugnalata di gruppo con tutto quel sangue sembra davvero Lady Vendetta anche se effettivamente non troppo credibile visto che lo sfortunato di turno si rialza troppe volte facendomi sorridere per la scena surreale) e di Kitano(quei silenzi, quegli sguardi infiniti e le poche parole dette) che ho cmq molto apprezzato. Accanto alla regia senza sbavature di Lee rendono molto bene.


Gli attori poi sono magnifici. Toney Leung è una sicurezza, lo adoravo gia dai tempi di Infernal Affairs e Better Tomorrow, ora lo adoro anche di piu! E’ impenetrabile nel suo personaggio, freddo, razionale, non perde mai il controllo e fa trasparire poco i suoi sentimenti con quel suo sguardo di ghiaccio. Lei invece oltre ad essere bella, recita la parte della giovane inesperta, lacerata dal dolore e dall’amore, dalla noia dall’odio e dalla passione in maniera eccezionale, soprattutto visto la quantità di sentimenti con cui il suo personaggio si lascia trasportare durante tutto il film.
Resta il fatto che sarebbe stato un gran film, se fosse durato un ora in meno circa delle 2 ore e 40. Mi avrebbe secondo preso di più. Nel voler troppo strafare Lee sbaglia secondo me, perché tutti quei sentimenti che traspaiono benissimo nel film e che colpiscono lo spettatore avrebbero reso di piu in un film piu corto. Ed un errore del genere è quasi imperdonabile.
