LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO. (Tyler Durden)
Citazione del mese:
"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi." ("Quei bravi ragazzi")
Quando nel lontano 1999, abbiamo visto questa scena, quanti di noi sono rimasti estasiati?
Io ero tra quelli che sono rimasti a bocca aperta.
Scena mitica, peccato che poi i due seguenti capitoli si sono rivelati terrificanti, ma va dato a Matrix ciò che è di Matrix; aver cambiato per sempre la storia degli effetti speciali nel Cinema!
Film in cui è apparso: The Matrix (1999), The Matrix Reloaded (2003), The Matrix Revolutions (2003)
Citazione più rappresentativa: “Conosco il Kung Fu.”
Scena più rappresentativa: Ovviamente la scena in cui schiva le pallottole.
Box Office(USA): The Matrix (1999) 171,4 M$ The Matrix Reloaded (2003) 281,5 M$ The Matrix Revolutions (2003) 139,3 M$
Awards: Best Male Performance, Best Fight, 2000 MTV Movie Awards.
Secondo me, c’è un pre Matrix e un post Matrix nella storia del Cinema. Dopo Matrix le scene di azioni non sono state più le stesse. Dunque sono assolutamente d’accordo: Neo deve starci in questa posizione per rendere tributo ad uno dei più bei film di fantascienza della storia del Cinema. Certo il 3 lo considero un aborto ma vabbè, ricordiamo solo i primi 2!
Pero a me piaceva più Morpheus che Neo, sono l’unico?
Neo, precedentemente conosciuto come Thomas A. Anderson, è il personaggio centrale della trilogia di Matrix. È interpretato da Keanu Reeves.
Thomas A. Anderson è impiegato alla MetaCortex, un'azienda di software. Usando le sue abilità come programmatore fuori lavoro, Anderson ha venduto software illegali a hackers e ad altri criminali. Durante queste attività segrete è conosciuto con il nome di Neo.
Thomas A. Anderson viene chiamato sempre con il nomignolo da hacker dal punto in cui viene liberato dal mondo fasullo di Matrix da Morpheus, tranne dall'Agente Smith il quale lo chiama "Signor Anderson".
In seguito ad una morte virtuale e alla sua risurrezione, diventa l’Eletto.
È legato sentimentalmente a Trinity, anche lei dell’equipaggio della Nabucodonosor, l’hovercraft di Morpheus. Il suo acerrimo nemico è l'Agente Smith, insieme a tutti coloro che ostacolano la liberazione della specie umana.
La famosa scena con Trinity:
Neo muore nel finale di Matrix Revolutions, dopo aver trovato un compromesso per concedere una tregua alla guerra fra uomini e macchine.
Neo ha sempre avuto capacità particolari che lo distinguevano dalle altre persone. Anche prima di diventare l'Eletto ha mostrato questa particolarità: era capace di schivare pallottole e fu il primo allievo che batté il capitano Morpheus durante l'addestramento.
Durante la conclusione del primo Matrix e dei sequel, acquisisce poteri come volare, vedere il codice di Matrix direttamente dal mondo virtuale e manipolare la realtà virtuale (potere usato per risuscitare Trinity).
Neo fu, con l'aiuto di Trinity, la prima persona a uscire vivo da una battaglia contro un agente.
Il video della settimana non ha bisogno di commenti, essendo uno dei film di maggior successo degli ultimi 10 anni. Stiamo infatti parlando di The Matrix (1999) di Andy e Larry Wachowski con Keanu Reeves, Laurence Fishburne e Carrie-Anne Moss.
La scena in questione è quella del primo combattimento Neo vs Morpheus, da non perdere!
Buona visione!
Conosco il Kung Fu. Dimostramelo. E' un programma di allenamento, è simile alla realtà programmata di matrix, le regole di base sono le stesse come la gravità, e ricorda che queste regole sono simili a quelle di unità di elaborazione. Alcune possono essere eluse, infrante. Tutto chiaro? Allora colpiscimi, se ci riesci. Bene capacità di adattamento, improvvisazione, la tua debolezza non è nella tecnica. Morpheus ha sfidato Neo! Perchè ti ho battuto? Sei troppo veloce. Tu davvero pensi che il mio essere piu forte, o piu veloce sia legato sopratutto ai miei muscoli in un posto come questo? Credi sia aria quella che respiri ora? Di nuovo! Accidenti guarda i valori neucinetici sono sopra la norma! Che cosa aspetti? sei piu veloce di cosi, non pensare di esserlo, convinciti di esserlo. smettila di provare a colpirmi, colpiscimi! Non ci posso credere. So che cosa cerchi di fare. Cerco di aprirti la mente Neo, indicandoti la soglia, ma sei tu quello che la devi attraversare.
Titolo originale: Five Fingers - Gioco mortale. Produzione: USA. Anno: 2006. Regia: Laurence Malkin. Attori Principali: Laurence Fishburne, Colm Meaney, Ryan Phillippe, Touriya Haoud. Durata: 86 minuti circa.
In un classico pomeriggio piovoso in cui non avevo particolarmente nulla da fare, mi sono imbattuto su Sky su questa pellicola che volevo affittare da tempo visto me ne avevano parlato bene e anche perché da Matrix in poi seguo in maniera particolare l'attore Laurence Fishburne.
E devo dire che non ho fatto male a vederlo.
Ammetto che i primi 10 minuti mi avevano fatto diventare scettico: ragazzo idealista e umanitario che viene catturato da terroristi e classico sequestro, mi sono detto sa tutto di gia visto…Invece tutt’altro; con l’evolversi della storia Five fingers diventa un buon film dove la trama che sembra scontata e banale è invece avvincente e coinvolgente: infatti nulla è come sembra e i colpi di scena saltano fuori a meraviglia.
Lo spettatore viene catapultato in questo luogo claustrofobico e sporco dove avviene tutto il film: il luogo dove il giovane sequestrato vive le sue paure le sue ansie e viene torturato. Ciò che mi ha affascinato di questo film è che non sappiamo nulla: non sappiamo chi è questo ragazzo, non conosciamo il suo passato cosi come non sappiamo chi sono e cosa vogliono i sequestratori. Viene spontaneo dunque immedesimarsi nel ragazzo catturato e nel chiedersi ogni 3 secondi chi sono queste persone e cosa vogliono da lui! Viene altrettanto spontaneo ogni secondo tentare di capire chi sta mentendo e chi no e si fluttua dunque da una parte e dall’altra del campo come una pallina da tennis in una partita.
I dialoghi sono efficaci perché non fanno mai capire allo spettatore l’obiettivo dei sequestratori ne i presunti segreti del sequestrato: sono molto intelligenti perché sembra di assistere ad una partita a scacchi tra il sequestrato e i terroristi; nessuno dei due si sbilancia per non scoprirsi troppo. Gioco psicologico dunque, ma anche fisico, visto che le torture non mancano di certo.
Sicuramente la regia non è certo da oscar, ma semplice lineare ed efficace. L’unica pecca sono i flashback sostanzialmente inutili che secondo me spezzano la vicenda e allungano(forse proprio per questo sono stati inseriti senno il tutto sarebbe durato troppo poco) il film senza aggiungere nessun dettaglio rilevante. Certo verrebbe da chiedersi con un regista meno schematico e più bravo cosa sarebbe potuto uscirne fuori, ma inutile pensarci troppo, Malkin comunque senza infamie e senza lode confezione il tutto diligentemente.
La musica è quasi assente e inutile, ma in questo tipo di film basato unicamente sui dialoghi non avrebbe avuto molto senso. Invece interessanti i forti rumori di fondo per esaltare le atmosfere esterne e dare quel senso di chiuso.
Gli attori sono bravissimi, ognuno recita alla perfezione a partire da Ryan Philippe che finalmente non interpreta la parte del classico latin lover idolo delle teenager e rende bene i sentimenti di frustrazione e di impotenza del sequestrato, proseguendo con Laurence Fishburne freddo e cinico, e finendo con una Gina Torres letale.
Come non concludere col finale? Semplicemente inatteso e molto carino, doppio, triplo gioco!
Film che è l’ennesima dimostrazione(semmai ce ne fosse ancora bisogno) che con pochi soldi e zero effetti speciali ma con un idea di partenza buona e una sceneggiatura solida si può costruire un film più che dignitoso e interessante.
-"7 anni a Folsung, in isolamento per 3, Mcnneil in precedenza. Mcnneil è un carcere duro come dicono?" -"Ti occupi di scienza penitenziaria?" -"Hai intenzione di tornarci? Sai ne ho conosciuti alcuni che facevano qualche cazzata apposta per farsi ribeccare e tu?" -"Deve aver conosciuto proprio i più stupidi." -"Ah ne ho conosciuti tanti." -"Mi ci vedi a rapinare un negozio di liquori con scritto in fronte arrestatemi sono un perdente?" -"No in effetti no." -"Bravo. Non tornerò mai in prigione." -"Allora è meglio che tu cambi lavoro." -"E quello che mi riesce meglio organizzare colpi. A te quello che riesce meglio è cercare di fermare gente come me." -"Insomma una vita regolata non ti piacerebbe?" -"Quale sarebbe il barbecue e la partita in televisione?" -"Gia." -"Ed è questa vita regolata quella che fai?" -"Che faccio? No la mia vita...no la mia vita è un disastro assoluto. Ho una figliastra incasinata come poche per il suo vero padre che grazia a Dio è un gran coglione. Ho una moglie, la madre, ma ormai siamo in rotta un matrimonio irrecuperabile il mio terzo. E' questo perché passo tutto il mio tempo a dare la caccia a quelli che fanno il tuo lavoro: ecco la mia vita." -"Una volta uno mi ha detto: non fare entrare nella tua vita niente da cui tu non possa sganciarti in 30 secondi netti se senti puzza di sbirri dietro l'angolo. Se tu sei sempre appresso a me e dove vado io vai anche tu...Bè come pretendi di tenerti una moglie?" -"Questa è una bella domanda. Tu invece sei un monaco?" -"Ce l'ho una donna." -"E che le racconti?" -"Che faccio il rappresentante." -"Quindi se dovessi vedere me arrivare da quell'angolo, abbandoneresti la tua donna, senza neanche salutarla?" -"Rientra nella disciplina." -"E' un po’ superficiale no?" -"Si può darsi che lo sia. O lo accettiamo o tanto vale che cambiamo mestiere." -"Io non saprei che altro fare." -"Ah io neanche." -"E nemmeno vorrei fare altro." -"E io neanche." -"Da un po’ la notte ho un sogno ricorrente: sono seduto a una grande tavola imbandita insieme a tutte le vittime di tutti gli omicidi su cui ho indagato sedute a tavola anche loro e fissano tutte me...Con quelle orbite nere vuote. Molte di loro in testa hanno un foro di proiettile da cui cola sangue. Altre sembrano palloni per quanto si sono gonfiati perché le ho trovate solo due settimane dopo che erano stati ammazzati. I vicini avevano sporto denuncia per la puzza! Insomma stanno tutti li; seduti e composti." -"E che ti dicono?" -"Niente." -"Non parlano?" -"No. Forse perché non hanno niente da dire. Stiamo seduti e ci guardiamo. Loro guardano me e nient'altro è questo il sogno." -"Io invece sogno di affogare. Allora devo svegliarmi e mettermi a respirare o morirei nel sonno." -"Conosci il significato?" -"Si, avere ancora tempo." -"Ancora tempo per poter fare quello che vuoi?" -"Si esatto." -"E ora lo stai facendo?" -"No ancora no." -"Eccoci seduti qui, io e te normali come due vecchi amici ma tu fai quello che fai e io faccio quello che devo fare. E ora che ci siamo conosciuti se quando sarà dovrò toglierti di mezzo potrà non piacermi ma ti avverto: se mi troverò a scegliere fra te e un poveraccio per colpa tua rischia di lasciare un vedova...Scelgo te senza neppure esitare." -"Trascuri l'altra faccia della medaglia. Cosa succederebbe se tu mi incastrassi e fossi io a dover scegliere? Perché per nessun motivo ti permetterei di fermarmi. E'vero ci siamo conosciuti si, ma neppure io esiterei nemmeno un istante.” -"Forse proprio cosi che andrà...o...Chi può dirlo?" -"O forse non ci rivedremo mai più."