LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")
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domenica 8 febbraio 2009

UNA NOTTE ALL'OPERA (MOVIE # 59)


Non potevo capitare di meglio nel scegliere di ammirare come secondo film della filmografia dei Fratelli Marx “Una notte all’opera”! Infatti siamo ai livelli della guerra lampo; ho detto tutto! Se vi sentite depressi o tristi gustatevi uno dei film più comici della Storia del Cinema vi assicuro che ne vale la pena!

Come di consueto con i Fratelli Marx, ci troviamo dinanzi all’anarchia più totale anche se questa volta la sceneggiatura è comunque più articolata e la storia si delinea meglio. Non posso affermare che è molto complessa ma in certi tratti somiglia quasi ad una “trama” di cinema classico, quella trama di cui oramai siamo abituati; un inizio, un svolgimento e una conclusione.

Ovviamente non può mancare il messaggio o meglio la critica: se nella Guerra Lampo venivano distrutti i concetti bellicosi qui viene messo a nudo il perbenismo e l’ipocrisia dell’alta società borghese di quel tempo( argomento se ci pensate sempre attuale!) con i vari difetti di superficialità e di falsità.

Il nonsense però regna sovrano e le gag sono indimenticabili. Groucho Marx(che interpreta il personaggio di Driftwood) col suo classico sigaro in bocca, ci delizia con tutto il suo repertorio assurdo di battute e barzellette a ritmi sfrenati. E’ davvero lui l’anima del film è lui che da sempre i ritmi. La sua camminata poi è sensazionale. Memorabili sono alcune sue freddure che non posso non citare!


Driftwood: Cameriere, ha una gallina allevata a latte? Cameriere: Sì, signore. Driftwood: Allora la munga e mi porti il latte.

Driftwood: Aah, sono permesse le mance? Cameriere: Oh, certo signore! Driftwood: Ha 100$ spicci? Cameriere: Oh, sì,signore. Driftwood: Quindi non ha bisogno dei 10 cents che volevo darle.

Chico con il suo inconfondibile doppiaggio sardo assume anche questa volta il ruolo di personaggio che ha sempre qualche soluzione ai problemi e spalleggia Groucho con un talento raro. Non si pestano mai i piedi a vicenda e insieme formano un duo straordinario. Basti solo pensare alla famosa scena del contratto, figuratevi che ho dovuto stoppare il film visto stavo ridendo troppo e non seguivo più nulla! Sinceramente poche volte ho visto in vita mia una tale simbiosi tra due attori; si completano a vicenda in maniera perfetta.

Infine il terzo del gruppo ma non per questo il meno importante: Harpo con la sua mimica e la sua gestualità raggiunge livelli addirittura superiori alla guerra lampo. Mi sembra migliorato e maturato. E’ davvero l’unico punto in comune con la comicità dell’epoca per questo assume un importanza ancora più grande. Pensate che in quei anni come ho già scritto nella mia precedente recensione, i più importanti comici ancora stavano pensando se adottare il suono o rimanere col cinema muto! (Chaplin parlerà soltanto 5 anni dopo con Il Grande Dittatore)


Questo vi fa capire di quanto fossero all’avanguardia questi geniali fratelli. Davvero più ci penso e più mi meraviglio dinanzi a cosa hanno fatto.

Non mancano i momenti musicali che sinceramente apprezzo di meno però da modesto amante della musica non posso non mettere in risalto la bravura di Chico e Harpo, virtuosi rispettamente del piano e dell’arpa. Leggendo qualche biografia qua e là, sono rimasto stupito dal fatto che Harpo fosse autodidatta. Harpo imparò come imbracciare propriamente l’arpa trovando in un negozio l'immagine di una ragazza che la suonava. Nessuno in città sapeva come suonarla cosi Harpo l'accordò come meglio poteva: a senso.

Tre anni dopo scoprì che il suo modo di accordare lo strumento era sbagliato, ma nonostante diversi tentativi di raggiungere un'impostazione corretta, continuò sempre a suonare alla sua maniera! (pare che addirittura dei maestri di arpa che egli chiamò per prendere lezioni rimasero affascinati dalla sua strana tecnica.)

Tutto il film è un piccolo gioiello ma assolutamente da oscar sono le scene della cabina della nave(la mia preferita in assoluto) dove accade di tutto e si riempie fino a scoppiare, della stanza col poliziotto e del Trovatore. Soprattutto quest’ultima mi è rimasta impressa visto che l’opera viene davvero recitata in maniera perfetta (con veri cantanti) e loro nel frattempo combinano di tutto e di più!

Una menzione particolare a Margaret Dumont che come nella guerra lampo, interpreta un ruolo non facile al fianco di Grocuho Marx mettendone ancora più in risalto la demenzialità. Davvero davvero brava.

Se non lo avete visto rimediatelo assolutamente, questi film non vanno dimenticati. Mai!

Capolavoro con lode!

Gustatevi questi due video tratti dal film!

La scena della cabina:



La scena col poliziotto:

martedì 3 febbraio 2009

LA GUERRA LAMPO DEI FRATELLI MARX ( MOVIE # 58)

Se Groucho e Chico stanno in piedi davanti a un muro per un'ora e quaranta minuti a raccontare barzellette, questo mi basta per una trama. (Herman J. Mankiewicz)

Lo ammetto, ho passato 20 anni della mia vita senza aver mai visto un film con i fratelli Marx, faccio mea culpa! Per fortuna ho rimediato a questa gravissima negligenza! Chiedo scusa a tutti!

Siamo di fronte ad un capolavoro della storia del Cinema. Eppure i primi 15 minuti per la maggior parte cantati non mi avevano entusiasmato più di tanto, anche se durante gli intervalli delle canzoni Groucho Marx già mostra tutta la sua genialità con battute esilaranti.

Queste regole sono semplicissime, le capirebbe un bambino di quattro anni, Chico, vammi a trovare un bambino di 4 anni, perché io non ci capisco niente! (Groucho Marx)

Finisce il cantato e accade di tutto: una commedia quasi anarchica, senza schemi; sembra un canovaccio come ai tempi del teatro! 1 ora di battute a non finire, una più strepitosa dell’altra, un tipo di commedia all’avanguardia in confronto a quei tempi ( basti pensare ai vari Chaplin o Buster Keaton che preferivano ancora il cinema muto e le scene fatte di mimiche) dove tutto è parlato: Groucho Marx sforna al minuto 3-4 battute ad una velocità che non ti lascia il tempo nemmeno di respirare! Se considerate la commedia dell’epoca è una vera innovazione!


Ma non c’è solo lui a deliziarci: anche gli altri fratelli non sono da meno( sicuramente Zeppo non è molto considerato visto la sua piccola apparizione); Harpo e Chico rappresentano però in pieno la commedia di allora; incentrata sulle scene mimiche e gestuali; infatti Harpo Marx interpreta un personaggio muto ed è protagonista di tre pezzi memorabili: la scena dello specchio rotto vero capolavoro assoluto, quella dei cappelli con un maestoso Chico e per finire quella con i fuochi d’artificio.

Tieni cinque dollari e non dirlo a nessuno. Anzi, no, è troppo: ridammeli e dillo pure a chi vuoi. (Groucho Marx)



Tralasciando la splendida sceneggiatura dal punto di vista comico, anche la storia è sublime: non è certo messa li per caso, non è una semplice scusa per il susseguirsi di battute; tutt’altro, è una critica feroce e una satira nei confronti della diplomazia e della politica dell’epoca. La guerra è vista come un atto totalmente stupido dove le cause scatenanti spesso sono futili e private, basti vedere perché Freedonia e Sylvania si dichiarano guerra!

Nel vedere questo gioiello mi sono accorto di quante scene sono state copiate da questo film, ve ne accorgerete anche voi di quanti sketch sono stati ispirati dai fratelli Marx(uno su tutti Roberto Benigni nella "La Vita è bella")

Siamo nei pasticci amici, correte a Freedonia: tre uomini e una donna sono bloccati in un palazzo. Mandate aiuto! Se non potete mandare aiuto, mandate altre due donne! (Groucho Marx)



Pura poesia al servizio di noi spettatori, un film che fa bene al Cinema, che ci fa ridere e anche riflettere e che ci ricorda un periodo cinematografico purtroppo passato dove non contavano gli effetti speciali, la bellezza o i gossip giornalistici per avere successo ma unicamente talento, talento e talento. Se questo periodo fosse durato, il 90% degli attori attuali non farebbero questo mestiere per la nostra più grande gioia.

Grazie ai fratelli Marx per ricordarci cosa sia il Cinema, ho come l'impressione che in molti lo abbiano dimenticato.




Un piccolo pensiero per voi eccovi 3 video tratti dal film; buona visione!

La famosa sequenza dello specchio, imitata da numerosissimi comici, vede Groucho in camicia da notte, cuffietta, baffi e sigaro che incontra se stesso(Harpo come immagine speculare)nel vano di una porta.



Primo monologo assurdo di Groucho nel film! Imperdibile !



La celebre scena dei cappelli tratto. Uno sketch sorprendentemente inventivo.