LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")
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mercoledì 27 maggio 2009

PERSONAGGIO # 8: MICHAEL CORLEONE.

Nome: Michael Corleone.

Interpretato da: Al Pacino.

Film in cui è apparso: The Godfather(1972), The Godfather Part II(1974), The Godfather Part III (1990).

Citazione più rappresentativa” Io non penso affatto di dover eliminare tutti, Tom. Solo i miei nemici, tutto qui.”
Scena più rappresentativa: Quando caccia Fredo(suo fratello) fuori dalla famiglia.
Box Office(USA): The Godfather(1972) 133,7M$
The Godfather Part II(1974) 57,3 M$
The Godfather Part III (1990) 66,7 M$

Awards: Best Supporting Actor, National Board of Review, Best Actor National Society of Film Critics. Best Actor, BAFTA Film Awards.

Eccoci qua col numero 8! Ci puo stare direi voi che dite? Grandissimo Pacino in questa trilogia! Uno dei migliori attori della Storia!

Soprannome/i Il Padrino
Sesso maschile
Razza umana
Età 77 anni (alla sua morte)
Nato il 15 ottobre 1920, New York
Abilità Carisma
Occupazione
Gangster / Soldato
Affiliazione Don Vito Corleone
Famiglia
• Vito Corleone (padre)
• Carmella Corleone (madre)
• Santino Corleone (fratello)
• Federico Corleone (fratello)
• Constanzia Corleone (sorella)
• Tom Hagen (fratello adottivo)
• Apollonia Vitelli-Corleone (prima moglie)
• Kay Adams (seconda moglie)
Figli
• Anthony Corleone
• Mary Corleone
Interpretato da Al Pacino
Doppiato da
• Ferruccio Amendola
• Massimo Rossi (Primo e secondo film: ridoppiaggio DVD 2007)
• Mario Cordova (nel film Il boss e la matricola: immagini d'archivio)
• Claudio Moneta (videogame 2006)
Creato da Mario Puzo

Michael Corleone (15 ottobre 1920 - 5 maggio 1997) è un personaggio di finzione del romanzo Il padrino di Mario Puzo. È protagonista della trilogia cinematografica di Francis Ford Coppola, in cui è interpretato da Al Pacino.

Michael Corleone nasce a New York nel 1920, figlio terzogenito di Vito e Carmela Corleone.
È l'unico dei figli di Don Corleone a non far parte del crimine organizzato della Grande Mela, e contro il parere del padre e dei fratelli abbandona l'università e si arruola nei Marines quando gli Stati Uniti entrano in guerra contro il Giappone. Si guadagna l'ammirazione di tutti per il suo coraggio mentre il padre, contento che il figlio non si occupi di affari illegali, già immagina per Michael un futuro da Senatore o da Presidente.

Viene decorato con la Navy Cross per l'eroico servizio prestato.

È fidanzato con Kay Adams, grande delusione per la famiglia Corleone in quanto non siciliana.
Ormai in congedo, il giovane Michael, nel 1945, difende il padre Vito, caduto vittima di un attentato che per poco non l'uccide, e spara mortalmente al capitano di polizia Mark McCluskey e a Virgil Sollozzo, entrambi coinvolti nel traffico di droga per conto del clan mafioso dei Tattaglia.
Si rifugia in Sicilia, a Corleone.


Qui conosce la giovane Apollonia Vitelli, conoscente di Don Tommasino, capomafia locale e amico di vecchia data di Don Vito, che sposa nonostante le insistenze per la sicurezza del giovane clandestino. Infatti, dopo il matrimonio, il suo nome è noto a Corleone e sua moglie rimane uccisa in un attentato destinato a lui da uno dei suoi guardaspalle, Fabrizio, corrotto dal boss Emilio Barzini (Barrese nel film).

Negli anni Cinquanta, considerata la morte del fratello maggiore Santino, Michael assume il comando della Famiglia Corleone, con la benedizione del padre, e alla sua morte, nel 1954, elimina la maggior parte dei boss rivali.

Sposa Kay Adams, da cui ha due figli.

Il padrino - Parte II
Nel 1958, Michael si tuffa in un affare finanziario assai rischioso in cui è coinvolto il capitalista corrotto Hyman Roth, che, servendosi di Johnny Ola, tenta di assassinarlo.

In seguito, entra in contrasto con Frankie Pentangeli, che vorrebbe uccidere i fratelli Rosato di New York contro il suo parere, e scopre che il fratello Fredo lo tradisce vendendo a Johnny Ola i segreti degli affari della famiglia.

Scampato a un processo per Mafia dopo aver prima intimorito e poi indotto al suicidio Pentangeli, Michael fa uccidere Hyman Roth e perfino il fratello Fredo.

Subito dopo divorzia dalla moglie Kay, che gli porta via i bambini, Anthony Vito e Mary.

Il padrino - Parte III

Nel 1979, ormai quasi sessantenne, si ammala di diabete, e, preso dai rimorsi, intende ripulire gli affari della sua famiglia, quotandosi in affari legali in Wall Street, e, soprattutto, negli affari immobiliari della Santa Sede vaticana.

Ma è proprio il suo immettersi negli intrighi poco puliti del Vaticano che gli assicura una guerra contro il potente politico italiano Licio Lucchesi, che si inasprisce durante un suo soggiorno in Sicilia, a Corleone, terra nativa del padre.

Stanco e sempre più malato, Michael cede il comando al nipote Vincent Corleone, figlio del fratello Santino, e si ritira a vita privata. E proprio in Italia avviene il regolamento dei conti, che porta alla morte il banchiere svizzero Keinzig, l'arcivescovo Gildey, Don Altobello e Don Lucchesi.
Sconvolto dalla morte della figlia Mary, uccisa sulla scalinata del Teatro Massimo di Palermo per sbaglio da Mosca, uomo di Altobello autore anche dell'assassinio di Don Tommasino, Michael muore in solitudine nella villa in cui aveva vissuto con Apollonia nel 1997.

Curiosità
Francis Ford Coppola insistette con ostinazione per affidare la parte di Michael Corleone allo sconosciuto Al Pacino, contro il parere dei produttori, che pensavano ad attori quali Robert Redford, Jack Nicholson, Warren Beatty e James Caan.

mercoledì 11 marzo 2009

PERSONAGGIO # 35: DON VITO CORLEONE.

Nome: Don Vito Corleone.

Interpretato da:
Marlon Brando.

Film in cui è apparso: Il Padrino (1972)

Citazione più rappresentativa: Gli farò un'offerta che non può rifiutare.

Scena più rappresentativa: Quando Vito uccide Don Fanucci.

Box Office(USA): 133,7 M$.

Awards: Best Actor, 1973; Best Actor – Drama 1973 Golden Globes.



Bè questo personaggio non può non esserci in questa classifica! Il Padrino per eccellenza! Semplicemente strepitoso.

Il padrino (1972) è la prima delle tre pellicole della trilogia omonima firmata dal regista Francis Ford Coppola, ispirata al romanzo omonimo di Mario Puzo.

La pellicola fu premiata con tre premi Oscar e, insieme al suo seguito, è considerata una pietra miliare della storia del cinema.

Il padrino è stata infatti considerata la seconda miglior pellicola statunitense della storia dall'American Film Institute ed è costantemente al primo posto della classifica dell'Internet Movie Database.

  • La Paramount Pictures considerò dapprima di fornire la parte di Vito Corleone a Ernest Borgnine, Edward G. Robinson, Orson Welles o George C. Scott. Anche Burt Lancaster voleva la parte ma non fu mai considerato.
  • Francis Ford Coppola era invece indeciso se dare la parte di Vito Corleone a Laurence Olivier o Marlon Brando. Olivier era però all'epoca troppo vecchio e malato per recitare, così la sua scelta cadde su Marlon Brando, di cui Coppola era un grande ammiratore. Brando però all'epoca aveva 47 anni e un aspetto ancora giovanile (Ultimo tango a Parigi per esempio è successivo al Il Padrino), ma al provino per la parte Brando, che s’invecchiò con del cotone in bocca, fu talmente bravo che convinse definitivamente Coppola.
  • Francis Ford Coppola rischiò di essere licenziato per aver scelto Marlon Brando per la parte di Vito Corleone. Onde evitare questa spiacevole soluzione, il regista licenziò a sua volta molti dei suoi dipendenti che stavano premendo per il suo licenziamento.
  • Al provino per la parte, Marlon Brando decise di voler dare al suo personaggio un aspetto da bulldog, recitando con del cotone in bocca per appesantire le guance. Durante le riprese, il cotone fu sostituito da un particolare apparato costruito appositamente da un dentista, e oggi conservato in un museo dedicato al cinema di New York.
  • Brando rifiutò il suo premio Oscar e non si presentò alla cerimonia di premiazione, in disaccordo sui maltrattamenti degli indiani nativi d'America da parte degli Stati Uniti e di Hollywood. Al suo posto inviò alla premiazione una finta squaw chiamata Sacheen Littlefeather per leggere il suo discorso di protesta. Più tardi si scoprì la vera identità della ragazza, Maria Cruz, un'attrice semi-sconosciuta.
  • Fu Francis Ford Coppola a volere fortemente l'allora semisconosciuto Al Pacino nella parte di Michael Corleone. Il regista dovette vincere le forti resistenze della produzione che offrì la parte a Jack Nicholson, Dustin Hoffman e Robert Redford. Francis Ford Coppola sosteneva che questi ultimi non avessero la fisionomia del viso riconducibile ai siciliani. Persino James Caan fu provinato per il ruolo di Michael.
  • Robert De Niro fece un convincente provino per la parte di Sonny. Tuttavia Francis Ford Coppola gli preferì James Caan, la cui candidatura era sostenuta apertamente da Brando.
  • L'interprete di Luca Brasi, Lenny Montana, doppiato in italiano con grande professionalità da Guido Celano, dimostrò gravi problemi di nervosismo ogni volta che doveva recitare il proprio ringraziamento al padrino in occasione dell'invito alle nozze della figlia Connie, siccome il personaggio era interpretato da Marlon Brando. Coppola allora scrisse appositamente la scena in cui Brasi prova e riprova il discorso accanto al tavolo di Michael e di Kay Adams. Addirittura, durante le prove, per stuzzicare il collega, Brando entrò in scena con un cartoncino attaccato in fronte con scritto "Vai a fare in...". Coppola, nel commento sul DVD (edizione 2002), spiega che Montana era un ex wrestler, con poca esperienza alle spalle come attore; fu principalmente il fatto che dovesse girare con Marlon Brando a farlo innervosire.
  • Marlon Brando amava molto fare scherzi sulle scene (tipo il biglietto con la scritta "vai a..." appena citato). Altre vittime furono i due sventurati che, al suo ritorno a casa dall'ospedale, lo portavano su una barella in camera sua: Brando fece mettere assieme a lui sotto la coperta una serie di pesi, di modo che il tutto (barella, Brando e pesi) arrivò a pesare quasi trecento chili.
  • Lo scrittore Mario Puzo e il regista Francis Ford Coppola hanno intenzionalmente evitato di utilizzare il termine Mafia all'interno dei loro lavori.
  • Nella pellicola ci sono circa 61 scene in cui si vedono gli attori mangiare o bere.
  • Nella pellicola ci sono tre personaggi appartenenti alla famiglia di Francis Ford Coppola. Talia Shire, sorella del regista, nella parte di Connie; Carmine Coppola (padre di Francis) al pianoforte nella scena d'intermezzo della pellicola e una neonata Sofia Coppola nella parte di Michael Francis Rizzi, il bambino battezzato durante lo sterminio dei capi delle cinque famiglie.
  • La parte di Apollonia, originariamente offerta a Stefania Sandrelli (che però non si mostrò interessata), è stata interpretata da una giovanissima Simonetta Stefanelli, che all'epoca delle riprese non aveva ancora compiuto i 18 anni di età.
  • Il film fu girato in 62 giorni.
  • Nel 2006 è stato creato il gioco ufficiale per PC e console multipiattaforma, in cui il protagonista è un affiliato ai Corleone, che compie la propria ascesa personale nella famiglia, partendo dal livello più basso fino a ricoprire il ruolo del padrino. Il tutto con, sullo sfondo, le vicende della pellicola.
  • Le scene ambientate a Corleone, in verità, furono girate in provincia di Catania a Fiumefreddo di Sicilia, nella fattispecie al Castello degli Schiavi, la scena finale de Il padrino - Parte III, in particolare, ed anche a Forza d'Agrò a Savoca e a Motta Camastra in provincia di Messina.
  • Robert Duvall spesso divertiva gli altri attori con delle improvvisazioni non programmate, ad esempio quando muore Sonny Corleone e riferisce a Don Vito la morte del figlio.
  • Robert Redford ha aiutato il regista nella scena in cui Sonny raccoglie una penna da terra.
  • Durante la scena in cui Tom Hagen riferisce a Don Vito la morte del figlio Sonny, si nota visibilmente un microfono che esce dalla scrivania.
  • Il chitarrista dei Guns 'n' Roses, Slash, suonava spesso il brano della colonna sonora della pellicola, in versione rock, durante i concerti.