
Il primo pensiero che mi è venuto in mente all’uscita del cinema è stato: forse ho capito male io, pensiamoci ancora un po’ sicuramente qualcosa non mi è chiaro! E invece sbagliavo: pensandoci bene avevo capito tutto e non c’era nulla su cui filosofare: semplicemente avevo sopravvalutato questo film, tentando di carpire messaggi nascosti inesistenti mentre l’amara realtà era che Franklyn è un film mediocre.
Peccato perché i presupposti per un buon film c’erano: 4 storie parallele originali che sono collegate tra loro (alla requiem for a dream), ambientazione di una di queste storie misto tra Watchmen e V for Vendetta, attori buoni (non eccelsi) e regia tranquilla.
Invece ci si accorge dopo qualche minuto che la storia non ingrana, complice una certa lentezza. Se all’inizio le 4 storie parallele che si susseguono tra loro, alternandosi ogni volta in maniera efficace, sembrano interessanti, mano a mano che il tempo passa diventano sterili, la metà di loro pallose. E’ proprio questo il difetto di questo film: la noia. Si perché accade poco e nulla. Se le storie di Eva Green e di Ryan Philippe mantengono un certo interesse(complice anche la bravura dei due attori, soprattutto la Green in una veste dark molto singolare), le altre due storie svaniscono presto nell’anonimato: non hanno molto senso e ne portano a qualcosa di stimolante. Un padre alla ricerca del figlio e un ragazzo che insegue l’ amore d’infanzia: storie piatte, senza sussulti ne colpi di scena.
Peccato perché la Green si rivela un attrice di talento, interpretando due personaggi diametralmente opposti; uno angelico, solare, sorridente, l’altro invece tenebroso, masochista, folle con istinti suicidi.

Il finale poi che dovrebbe essere il punto di congiungimento delle 4 storie delude e anche molto: vengono spiegati i motivi per cui le storie sono correlate tra loro, ma sinceramente ci si poteva arrivare benissimo anche prima, dunque il colpo di scena finale abortisce. E anche i punti di contatto delle storie sembrano tirati per i capelli e forzati.
Insomma una piccola delusione, le aspettative c’erano ma non sempre si può uscire dal cinema soddisfatti no?
