LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO. (Tyler Durden)
Citazione del mese:
"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi." ("Quei bravi ragazzi")
Dante's Inferno[Dante’s Inferno: An Animated Epic, 2007, Usa, Animazione] di Boris Acosta. Molte persone mi avevano consigliato il gioco; non avendo la playstation ho deciso di vedere l'anime. E in effetti ho fatto male. Si perché il gioco sarà sicuramente splendido e accativante, ma questo anime non vale granché. Innanzitutto fa sorridere l'idea di vedere un Dante Alighieri versione Gatsu che armato di falce taglia teste e arti. Forse gli americani hanno idea un filino...distorta del vero Dante! Tralasciando questo particolare la storia è molto ripetitiva e noiosa, se all'inizio i vari personaggi come Virgilio e Caronte incuriosiscono, piano piano si assiste unicamente ad un Kenshiro di serie B. Si perché l'animazione è di basso livello(sopratutto nei dettagli) e l'ambientazione non riesce proprio a coinvolgere. Vogliamo poi parlare del finale? Mamma mia quanto di più banale esista. Gli unici pezzi belli sono quando l'anime cita testualmente la Divina Commedia, ci si accorge della spaventosa bellezza di quest'opera letteraria. Consiglio del giorno? Rileggetevi la Divina Commedia!
Dieci anni dopo la brutale uccisione della moglie e della figlia, Clyde Shelton (Gerard Butler) cerca di convincere il procuratore distrettuale che aveva indagato in passato a riaprire il caso, nella speranza di ottenere quella giustizia attesa da un decennio. In mancanza della legge, la sua vendetta sarà rivolta non solo nei confronti di chi ha permesso la grazia ai veri assassini, ma anche al meccanismo perverso di un sistema che permette un atto così sconsiderato.
Law Abiding Citizen [Law Abiding Citizen , USA, 2009] di F. Gary Gray con Gerard Butler Jamie Foxx, Viola Davis. Gran bel film ragazzi visto a natale in Francia in anteprima. Gray confeziona una pellicola che fa riflettere sul sistema giudiziario americano e che al tempo stesso ti tiene incollato allo schermo vista la trama thriller e la storia che mano a mano si incastra perfettamente in un crescendo emozionante. Hitchkokiano per certi versi lascia completamente stupefatti per cosa accade ogni minuto. Sono rimasto davvero sorpreso per come questo film mi abbia stupito ad ogni scena. Gli attori sono ottimi, ma la prova recitativa di Butler è perfetta: minuziosa, folle, disperata al punto giusto, stravince contro un buon Foxx. Musica sempre al punto giusto e sceneggiatura d'applausi. Bello, tutti a vederlo il giorno della sua uscita in italia il 16 Aprile!
West Virginia. Un uomo supera le sue remore e aiuta il fratello a eliminare una famiglia responsabile di aver protetto un vampiro nazista, e di aver tenuto proigioniero il fratello perché il vampiro se ne cibasse per anni.
Town Creek [ Town Creek, USA, 2009, Horror] di Joel Schumacher con Dominic Purcell, Henry Cavill. Classico film d'horror di un gruppo di fratelli contro un classico vampiro nazista molto arrabbiato, è questa la trama di Town Creek. Detta cosi sembra davvero una cretinata pazzesca lo ammetto. Non lo è rassicuratevi ma non è nemmeno un buon film; rasenta la mediocrità in tutto e per tutto. Scorrevole se state in compagnia almeno vi farete sicuramente un paio di risate. Gli attori sono convincenti e Schumacher strizza spesso l'occhio alla notte dei morti viventi di romero e questo ovviamente ho apprezzato! Per quanto riguarda la trama col finale aperto come tutti i film di questo genere passo, aggiungeteci solito mucchio di credenze più o meno veritiere sull'occultismo nazista, soliti personaggi e situazioni e il mix è fatto. Se lo vedete da ignoranti completi non fa schifo, ma se invece conoscete il regista (autore di buoni film come un giorno di ordinaria follia o in linea con l'assassino) allora si rimane perplessi e delusi di come un regista di questo calibro si sia ridotto a dei film di serie B. Carriera finita? Speriamo di no.
Alex Beck (François Cluzet) e sua moglie Margot (Marie-Josée Croze) si recano al lago Chairmaine per celebrare l'anniversario del loro primo bacio, incidendo la diciannovesima tacca in un cuore intagliato sulla corteccia di un albero. Cala la sera e i due fanno il bagno raggiungendo lo zatterone. Dopo una breve discussione, Margot si tuffa e raggiunge il pontile, scomparendo e lanciando un grido: Alex si precipita in suo aiuto, ma una volta raggiunta la scaletta viene colpito da due mazzate che lo mettono fuori combattimento.Otto anni dopo. Il dottor Beck, pediatra di un ambulatorio parigino, riceve una mail anonima alla vigilia del ventisettesimo anniversario: "Clique sur ce lien, date anniversaire, 18h 15", seguito da un link. Margot è ancora viva? Non è stata uccisa dal serial killer incriminato della sua morte? È l'inizio di un viaggio nel passato, tra fantasmi che ritornano e una realtà che si tinge d'assurdo.
Ne le dis à personne [Ne le dis à personne , Francia, 2006, Drammatico] di Guillaume Canet con François Cluzet, Marie-Joseé Croze, André Dussollier, Kristin Scott Thomas, François Berléand, Nathalie Baye, Jean Rochefort, Marina Hands, Gilles Lellouche, Philippe Lefebvre, Olivier Marchal. Eccoci dinanzi ad un polar ai livelli dei grandi noir francesi come 36 quai des orfévres. Tratto dal best seller di Harlan Coben ( Tell no one) tradotto in più di 20 lingue, il film di Canet sfiora il capolavoro. Tutto è perfetto o quasi: il cast è stellare ( alcuni dei migliori attori francesi partecipano al film), la musica è diligentemente e sapientemente utilizzata e infine la sceneggiatura, ricca di colpi di scena e di pathos, tiene incollati allo schermo fino alla fine. Con un crescendo finale drammatico/liberatorio da brividi. Del resto se la trama è presa da un libro da tutti decantato, come può non piacere? Regia semplice ma efficace, che non ostenta ma racconta. Dussolier su tutti straordinario, una prova magistrale. Se vi piacciono i noir/thriller questo è il film che fa per voi.
-"7 anni a Folsung, in isolamento per 3, Mcnneil in precedenza. Mcnneil è un carcere duro come dicono?" -"Ti occupi di scienza penitenziaria?" -"Hai intenzione di tornarci? Sai ne ho conosciuti alcuni che facevano qualche cazzata apposta per farsi ribeccare e tu?" -"Deve aver conosciuto proprio i più stupidi." -"Ah ne ho conosciuti tanti." -"Mi ci vedi a rapinare un negozio di liquori con scritto in fronte arrestatemi sono un perdente?" -"No in effetti no." -"Bravo. Non tornerò mai in prigione." -"Allora è meglio che tu cambi lavoro." -"E quello che mi riesce meglio organizzare colpi. A te quello che riesce meglio è cercare di fermare gente come me." -"Insomma una vita regolata non ti piacerebbe?" -"Quale sarebbe il barbecue e la partita in televisione?" -"Gia." -"Ed è questa vita regolata quella che fai?" -"Che faccio? No la mia vita...no la mia vita è un disastro assoluto. Ho una figliastra incasinata come poche per il suo vero padre che grazia a Dio è un gran coglione. Ho una moglie, la madre, ma ormai siamo in rotta un matrimonio irrecuperabile il mio terzo. E' questo perché passo tutto il mio tempo a dare la caccia a quelli che fanno il tuo lavoro: ecco la mia vita." -"Una volta uno mi ha detto: non fare entrare nella tua vita niente da cui tu non possa sganciarti in 30 secondi netti se senti puzza di sbirri dietro l'angolo. Se tu sei sempre appresso a me e dove vado io vai anche tu...Bè come pretendi di tenerti una moglie?" -"Questa è una bella domanda. Tu invece sei un monaco?" -"Ce l'ho una donna." -"E che le racconti?" -"Che faccio il rappresentante." -"Quindi se dovessi vedere me arrivare da quell'angolo, abbandoneresti la tua donna, senza neanche salutarla?" -"Rientra nella disciplina." -"E' un po’ superficiale no?" -"Si può darsi che lo sia. O lo accettiamo o tanto vale che cambiamo mestiere." -"Io non saprei che altro fare." -"Ah io neanche." -"E nemmeno vorrei fare altro." -"E io neanche." -"Da un po’ la notte ho un sogno ricorrente: sono seduto a una grande tavola imbandita insieme a tutte le vittime di tutti gli omicidi su cui ho indagato sedute a tavola anche loro e fissano tutte me...Con quelle orbite nere vuote. Molte di loro in testa hanno un foro di proiettile da cui cola sangue. Altre sembrano palloni per quanto si sono gonfiati perché le ho trovate solo due settimane dopo che erano stati ammazzati. I vicini avevano sporto denuncia per la puzza! Insomma stanno tutti li; seduti e composti." -"E che ti dicono?" -"Niente." -"Non parlano?" -"No. Forse perché non hanno niente da dire. Stiamo seduti e ci guardiamo. Loro guardano me e nient'altro è questo il sogno." -"Io invece sogno di affogare. Allora devo svegliarmi e mettermi a respirare o morirei nel sonno." -"Conosci il significato?" -"Si, avere ancora tempo." -"Ancora tempo per poter fare quello che vuoi?" -"Si esatto." -"E ora lo stai facendo?" -"No ancora no." -"Eccoci seduti qui, io e te normali come due vecchi amici ma tu fai quello che fai e io faccio quello che devo fare. E ora che ci siamo conosciuti se quando sarà dovrò toglierti di mezzo potrà non piacermi ma ti avverto: se mi troverò a scegliere fra te e un poveraccio per colpa tua rischia di lasciare un vedova...Scelgo te senza neppure esitare." -"Trascuri l'altra faccia della medaglia. Cosa succederebbe se tu mi incastrassi e fossi io a dover scegliere? Perché per nessun motivo ti permetterei di fermarmi. E'vero ci siamo conosciuti si, ma neppure io esiterei nemmeno un istante.” -"Forse proprio cosi che andrà...o...Chi può dirlo?" -"O forse non ci rivedremo mai più."