LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")
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lunedì 11 maggio 2009

PERSONAGGIO # 13: TYLER DURDEN.

Nome: Tyler Durden.

Interpretato da: Brad Pitt.

Film in cui è apparso: Fight Club.



Citazione più rappresentativa: Le cose che possiedi alla fine ti possiedono. “


Scena più rappresentativa: Qualsiasi scena in cui appare.

Box Office(USA): Fight Club: 37 M$.



Awards: Nessuno.

Ho adorato il film, ho amato il libro: Fight Club è un capolavoro assoluto. La sua filosofia è eccezionale(del resto se notate c’è una citazione di Tyler Durden sotto l’immagine della Fermata), il suo messaggio è sempre d’attualità a mio avviso, soprattutto di questi tempi. Il personaggio è di conseguenza un mito e consiglio a tutti voi di vedere si il film(ma penso che questo già lo avete fatto, almeno spero!) ma di leggere anche il libro perché siamo di fronte ad un opera letteraria di livello assoluto: anarchica, particolare, dalla struttura unica, e forse anche più profonda del film, più forte diciamo. Secondo me questo personaggio merita assolutamente questa posizione, fenomenale David Fincher, mitico Edward Norton e unico Brad Pitt!

Qui la recensione di Mathilda, che merita assolutamente di essere letta:

http://fermataciotat.blogspot.com/2007/11/fight-club-1999.html

Omicidi, crimini, povertà. Queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome d'un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra, poche calorie. (Tyler)

Fight Club è un film del 1999, diretto da David Fincher, basato sul romanzo omonimo di Chuck Palahniuk, prodotto da John Landis e Arnon Milchan, distribuito dalla 20th Century Fox.

  • Il film offre una visione altamente critica del consumismo che riecheggerà nel libro No Logo di Naomi Klein ma l'autore vuole anche porre l'attenzione sul ruolo che ha l'uomo di oggi, il maschio moderno, perso in un mondo senza storia ("Siamo i figli di mezzo della storia" dice Tyler Durden). Il maschio moderno ha perso il suo ruolo di "cacciatore-raccoglitore" (inteso come scontro e incontro con la natura) ed è perso tra la routine impiegatizia ("oggi doveva essere martedi.. aveva la sua cravatta blu-fiordaliso"), l'arredomania ("un tempo leggevamo pornografia ora siamo passati ad arredomania") e le palestre ("l'automiglioramento è masturbazione"). In effetti il film è tratto, abbastanza fedelmente, dal romanzo Fight Club di Chuck Palahniuk. Solo il finale fa eccezione, anche se lo stesso Palahniuk ha ammesso di trovare migliore quello della pellicola.
  • Chuck Palahniuk ha ideato e scritto la storia dopo essere stato picchiato da un vicino di campeggio che si era rifiutato di abbassare il volume della radio.
  • Nella scena in cui un membro del Fight club attacca briga con un prete spruzzandolo col tubo dell'acqua, l'inquadratura sussulta leggermente. Questo perché il cameraman non ha saputo trattenersi dal ridere.

Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo! (Tyler)

  • Sebbene la città in cui è ambientato il film non venga mai nominata, in una prima versione della sceneggiatura il protagonista raccontava di vivere a Wilmington, nel Delaware.
  • A parte la curiosità precedente, nel film, quando il narratore telefona a Tyler Durden, c'è un primo piano del biglietto da visita. Guardando con attenzione si può leggere l'indirizzo: 537 Paper Street, Bradford 19900. quindi il film è ambientato in una delle varie Bradford presenti negli Stati Uniti.
  • Edward Norton e Brad Pitt hanno dovuto imparare a fabbricare sapone.
  • I due attori protagonisti hanno scoperto entrambi di odiare il nuovo modello di Volkswagen maggiolino. In una scena della pellicola i due ne danneggiano uno a colpi di mazze da baseball.
  • La pellicola fu un vero e proprio fiasco al botteghino, riscuotendo invece un crescente e sotterraneo successo in home video, fino a diventare un cult movie tra gli appassionati.
  • Nella pellicola sono inseriti molti messaggi subliminali; all'inizio del film, in parecchi fotogrammi compaiono sagome di Tyler/Brad Pitt, vestito nello stesso modo in cui lo troveremo nella scena dell'aeroporto (prova a fermare l'immagine a 3:56 ; 06:02 ; 07:15 ; 12:05;). Esattamente come nel film, dove Tyler/Brad Pitt durante il suo lavoro di proiezionista fa di questi scherzi al pubblico in sala, verrà montato lo stesso fotogramma alla fine del film nel lampo dell'esplosione dei palazzi, fotogramma di un film porno che ritrae un pene[2.10.39]. È da notare che questi fotogrammi subliminali appaiono solo nei momenti in cui il protagonista (non nominato e interpretato da Edward Norton) non riesce a dormire; quando inizia a frequentare i gruppi di sostegno i fotogrammi subliminali spariscono mentre quando Marla Singer (Helena Bonham Carter) si fa viva ritornano. Si tratta di fotogrammi parziali, contenenti la figura di Brad Pitt. All'inizio del film quando E. Norton segue Marla nel vicolo si può notare bloccando la scena nell'angolo in basso a destra un'immagine di Brad Pitt.
  • Nel film ci sono diversi riferimenti a Bruce Lee. Tyler/Brad Pitt, infatti, adegua la posizione delle sue mani a quella del grande combattente cinese, durante il combattimento. Oppure, mentre sta combattendo con Edward Norton gli strappa dei capelli e se li soffia via dalla mano, proprio come fa Bruce Lee nel film L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente.
  • Quando Tyler combatte contro Edward Norton (alla fine del film), lo scaglia giù dalle scale. Si vede perfettamente che la scena è girata dallo Stuntman.
  • Nella scena in cui Edward Norton cerca di spiegare a Marla la situazione, quando escono dal locale sullo sfondo si può vedere un cartellone del cinema con scritto Seven years in Tibet
  • Nella scena finale, con lo scoppio dei grattacieli, il primo grattacielo sulla sinistra scoppia 2 volte.
  • La scena in cui Tyler gira con la bicicletta in accappatoio per casa è un chiaro riferimento ad un film con Robert Redford e Debra Winger, Pericolosamente insieme, dove lo stesso Redford compare in una scena identica, solo che non cade...
  • Il personaggio interpretato da Edward Norton viene chiamato da Big Bob Cornelius. Ma questo, come dice E. Norton nel film, non è il suo vero nome, infatti si presenta anche con il nome Lenny e Robert. (Non davo mai il mio vero nome nei gruppi)
  • Nella scena in cui il protagonista incontra nuovamente Bob, uscendo dall'appartamento di Marla, sul muro dietrostante è presente, per tutto il tempo della conversazione, la scritta ripetuta "I like myself", che si rifà al significato stesso del film.
  • In una scena all'inizio del film, poco prima di incontrare Tyler, il protagonista è in una camera d'albergo e guarda la televisione in cui ci sono dei camerieri vestiti di bianco che dicono all'unisono "benvenuti!", allargando le braccia: in prima fila, il cameriere più a destra è lo stesso Brad Pitt.
  • Nel film Mr. & Mrs. Smith, dove recita Brad Pitt, il ragazzo rapito indossa una maglietta sulla quale è disegnato il sapone di Paper Street.
  • Nella scena in cui Pitt viene picchiato da Lou (il padrone dello scantinato), dopo i primi due pugni al volto, lo stesso Pitt ha la bocca sporca di sangue; prima del terzo ed immediatamente successivo pugno, la bocca è magicamente pulitissima.
  • Nella scena finale dove esplodono i grattacieli si nota sulla destra in alto un puntino bianco che si muove andando verso sinistra, potrebbe essere un UFO.
  • Nell'intro della canzone "Take off my shell" della band Evilcrosses, si può ascoltare uno dei discorsi di Tyler.
Sentite balordi, non siete speciali, non siete un pezzo bello, unico e raro. Siete materia organica che si decompone come ogni altra cosa. Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo. Facciamo tutti parte dello stesso mucchio di letame. (Tyler)

Regole del Fight Club

Le regole del Fight Club non sono sempre le stesse in quanto, lo stesso "Ignoto Protagonista" (Edward Norton), asserisce, durante una delle scene del film, che le regole da comunicare ai partecipanti erano decise ogni pomeriggio da lui e Tyler. Le uniche regole citate e che svolgono una linea di base nel Fight Club sono:

  • Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club.
  • Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club.
  • Terza regola del Fight Club: se qualcuno grida basta, si accascia, è spompato, fine del combattimento.
  • Quarta regola: si combatte solo due per volta.
  • Quinta regola: un combattimento alla volta.
  • Sesta regola: niente camicia, niente scarpe.
  • Settima regola: i combattimenti durano per tutto il tempo necessario.
  • Ottava ed ultima regola: se questa è la vostra prima sera al Fight Club,ricordatevi che dovete combattere.

sabato 10 novembre 2007

fight club (1999)

dicevo che mi ha dato molto perché gran parte della mia educazione deriva da questo film. ti sbatte in faccia la realtà, te la fa assaporare per com'è davvero, parla senza mezzi termini e senza scrupoli.

molta gente reputa film meri passatempi, io la penso diversamente però; riesco a lasciarmi completamente andare nella situazione, nelle caratteristiche e nella personalità dei vari agonisti ed antagonisti, per cui mi viene immensamente facile riuscire ad apprezzare effettivamente il film per il messaggio che vuole trasmettere. riesco in effetti a pensare seriamente al film, come se fosse qualcosa di importante, perché anche se la storia è irreale le tematiche sono ben presenti nel mondo e a modo mio ci medito su.

voglio premettere qualcosa che omettendola potrebbe creare dei fraintendimenti:
Brad Pitt, è notoriamente apprezzato dalle donne per il suo aspetto fisico e odiato dagli uomini per il medesimo motivo; ebbene indubbiamente a mio parere è un uomo affascinante, ma ciò che più mi piace di lui è la sua peculiare capacità di coprirsi con la pelle del personaggio che va a interpretare e le espressioni che ha, ognuna diversa da quella successiva.

sicuramente avrete notato che le mie recensioni non constano di una trama, di un racconto oggettivo, ma si basano sul modo in cui io vedo il film stesso, e come lo vivo, sono assolutamente soggettive.
per cui non aspettatevi che parli della storia, o vi sveli parti importanti, non vi dirò un bel niente, ma semplicemente dirò quello che c'è da dire.
ovviamente non tutto sennò non mi basterebbero 10 blog!

Norton, che in questo film quasi batte l'interpretazione di Pitt, è bravissimo nel far vedere il tipico uomo medio che sputa un paio di denti in un lavandino incrostato. ci regala attimi di smarrimento e di aggressione, di terrore e di rabbia...di accecata follia, susseguirsi come in un turbine senza fine, e la fine c'è credetemi!

lei, Marla, mi piace molto, immensamente stronza e ignara di come crede di dominare il narratore, mentre lui non si rende neanche conto di passare le notti con lei.
alla fine non è altro che un'altra vittima della società, permettetemi di postare qui una sua citazione che mi ha sconvolto la prima volta: “Fu così che conobbi Marla Singer. La sua filosofia di vita era che poteva morire da un momento all'altro, la tragedia, diceva, era che non succedeva”





diciamo che in questo film il protagonista è sicuramente Norton, con le sue 1000 pippe mentali al secondo, con la sua vulnerabilità, ma Pitt non è altro che l'altra faccia della medaglia, oltre che avere un ruolo assolutamente cazzutissimo, ci regala decine e decine di perle di saggezza.

mostra come la nostra società sia rigorosamente
venale, materialista e cinica, e per nostra non intendo quella occidentale, bensì quella mondiale perché non c'è una sola nazione sul pianeta per cui questo film non sia azzeccatissimo!
la sua bellezza sta nel fatto che non nasconde proprio nulla, mostra entrambe le facce della medaglia.

ora ci tengo assolutamente a portare qui alcune citazioni, innanzitutto quella che tra tutte le citazioni di tutti i film che io abbia mai visto più mi è piaciuta: “Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, ne il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca!”

mi sono detta allora, chi siamo non è cosa abbiamo all'esterno, ma cosa abbiamo all'interno!
mi viene da pensare alla gente che si ammazza di lavoro per fare carriera ed è pronto in qualsiasi momento a leccare il culo a chi gli sta sopra per avere riconoscimenti, a quelli che si comprano una casa da 4000 mq e poi ci vivono da soli, e allora mi sono detta, ma perché devo passare la mia vita a arricchire le casse dello stato con le mie tasse, e arricchire le banche con il mio mutuo per una casa in cui non vivo, ma mi ci appoggio temporaneamente, di notte, a volte. perché ammazzarmi di lavoro per vivere una vita che non mi godo...
a questo punto c'è la seconda citazione :
“La pubblicità ci fa inseguire le auto e i vestiti, fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono.”
noto sempre di più che nella mentalità comune si trova sempre sta frase eh voglio fa sto lavoro perché mi fa guadagna bene e nel momento in cui tu gli chiedi ma che ci fai con quei soldi?
loro rispondono beh li investo e ne guadagno altri, insomma è un circolo continuo di avidità inspiegabile, come se non bastasse mai ciò che abbiamo nelle nostre case e nelle nostre tasche, come se quello che abbiamo fosse sempre poco!

“Le cose che possiedi alla fine ti possiedono”, è stato un fulmine a ciel sereno....da quel giorno nella mia camera sono sparite centinaia di cose, tutto buttato perché mi sono resa effettivamente conto che l'oggetto è stato creato perché io lo utilizzassi e me ne servissi, non perché io ne diventi schiava!
ognuno di noi, non si rende conto di quanto si attacca alle cose che ha, che possiede, così tanto che nel momento in cui le perde non può più farne a meno, come se prima di averle non avesse vissuto veramente!

ed ora concludo dicendo solo: è importante per me questo film, sebbene sia così tremendamente immorale e cinico, altrettanto quanto lo è la “nostra “ società, perché mi permette di non dimenticare cosa effettivamente è importante nella vita, a cosa devo dare importanza,mi permette di ricordare ogni giorno che: “Questa è la tua vita e sta finendo un minuto alla volta.”
perché almeno per quanto mi riguarda, 1 secondo prima di chiudere gli occhi per l'ultima volta (ovviamente in un'immagine aulica in cui si muore sempre dopo aver visto i famosi flash di tutta la propria vita non rendendoci conto che si può morire anche all'improvviso senza neanche rendercene conto), mi dica oh la mia vita non è stata un avvicinarsi alla morte, ma un vivere intensamente con dei progetti in testa, ed è insorta la morte inaspettata!
non voglio dovermi vedere morire, ma “Devi avere coscienza, non paura. Coscienza che un giorno tu morirai”.





devo dire che sentire cose del genere a 16 anni, ecco...mi ha scosso parecchio, e mi ha dato un modello da seguire nella mia vita.
ora questo, è un film che io credo non si possa ignorare, perché se ciò dovesse avvenire, significherrebbe solo che chi lo sta guardando è un borghese ben pensante che non è riuscito a entrare nel film e cogliere ciò che esso stesso vuole dire e si fermerebbe solo alla superficialità delle affermazioni e alla crudezza delle immagini!



p.s. avrei voluto fare di meglio per fight; avrei voluto dare il meglio di me, ma questo è un periodaccio e non sono in grado di trasmettere quello che vorrei, per cui ciò che regna nelle mie orazioni è solamente un freddo pessimismo, ma non potevo più aspettare per questa recensione, ci tenevo moltissimo, quindi spero che riuscirete ad apprezzarla comunque...