LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")
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sabato 2 maggio 2009

X-MEN LE ORIGINI: WOLVERINE(Movie # 69)

La mia storia con il mondo Marvel/DC era iniziata malissimo: reputavo infatti questo mondo infantile e stereotipato, al contrario dei fumetti giapponesi di cui ero e sono un lettore appassionato. Non volendo fermarmi ai film, ho voluto approfondire l’argomento qualche anno fa ed è stato amore a prima vista(per alcuni personaggi pero). Wolverine appartiene a questa casta. Non voglio entrare con le differenze con i fumetti sarebbe lungo e stucchevole, voglio giudicare il film per quello che è.

Devo ammettere che i film dedicati alla Marvel /DC o in genere fumetti occidentali, stanno secondo me a parte rare eccezioni, migliorando anno dopo anno!

Certo non sono mancate le pietre miliardi di bruttezza come Catwoman, Ghost Rider e ahimè Dardevil (il mio personaggio preferito in assoluto del mondo dei fumetti americano insieme al Punitore…ora che ci penso mettiamoci pure The Punisher come film orribile va…), ma come non ricordare capolavori stile Il Cavaliere Oscuro o Watchmen ultimamente usciti.
Metto subito in chiaro le cose, Wolverine non appartiene a questa categoria, ma non è un brutto film, anzi.

Il film parte sicuramente avvantaggiato dal fatto che Wolverine è un personaggio entusiasmante, solitario, amaro e umano sotto certi aspetti; questa sensibilità elevata lo induce a trasformarsi per disperazione e per odio in una macchina letale. Dunque già il protagonista è un personalità interessantissima. Il super eroe estremamente particolare, con tanti difetti, che commette molti sbagli e dall’ironia sempre pungente e tagliente come le sue lame, è interpretato da un Hugh Jackman ottimo che si conferma tra i migliori attori degli ultimi anni. Bravo a destreggiarsi nelle scene d’azioni e in quelle parlate, Jackman è spalleggiato da un sontuoso Liev Schreiber che interpreta alla grande lo schizzato Sabretooth. Schreiber viene sempre sottovalutato nei suoi film ma a me non dispiace mai!


Le scene d’azioni sono spettacolari, soprattutto comprensibili (non hanno abusato troppo degli effetti speciali per fortuna come in Hulk o Spiderman3 dove non si capiva nulla!) e grazie al bullet time introdotto da Matrix è un piacere assistere ai combattimenti. Sicuramente quest’ultimi sono adrenalinici e il ritmo del film non annoia mai, ma anzi trascina lo spettatore lasciandolo senza fiato. La colonna sonora fracassona è comunque adatta al film e la regia non osa troppo rimanendo a livelli realistici senza sfociare nel ridicolo.

Tutti questi pregi non fanno pero passare inosservati i difetti. Innanzitutto la durata del film: 105 minuti sono pochi per un personaggio cosi carismatico e profondo, dal passato misterioso e tribolato. Un vero peccato perché la sceneggiatura (troppo prevedibile) salta da una scena all’altra forse in maniera troppo veloce, semplificando spesso i drammi interiori di Wolverine. Il finale soprattutto con il fatidico scontro lascia un po’ l’amaro in bocca. Alcuni personaggi come Gambit e Sabretooth sono troppo poco sfruttati, appaiono per 15 minuti solamente senza incidere molto nella storia (soprattutto Gambit un personaggio fantastico per chi ha letto qualcosa dell’universo Marvel). Peccato perché sono delle pecche che potevano a mio avviso essere tranquillamente evitate. Anche la sceneggiatura si incastra bene secondo voi alla trilogia degli X Men? Secondo me non molto!

Non un filmone, ma un buon film d’azione che entra secondo me nella top 5 dei film dedicati ai personaggi Marvel, ben superiore ai vergognosi Fantastici 4, X Men 2-3, Hulk e chi più ne ha più ne metta.
Andatelo a vedere non ne rimarrete delusi e per una volta non vedere un film impegnato puo farci solo del bene.

« -Sai cosa succede agli uomini che cercano il sangue? -Cosa? -Lo trovano. » (Conversazione tra Wolverine e un uomo )

venerdì 23 gennaio 2009

DEFIANCE - I GIORNI DEL CORAGGIO ( MOVIE # 53)

Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Drammatico, Guerra.
Durata: 129'
Regia: Edward Zwick
Cast: Daniel Craig, Liev Schreiber, Jamie Bell, George MacKay, Mia Wasikowska, Tomas Arana, Rolandas Boravskis, Alexa Davalos, Mark Feuerstein

Edward Zwick è uno di quei registi appartenenti alla scuola americana che malgrado tutto mi piace molto. Si perché aldilà delle evidenti caratteristiche odiose nei suoi tipici film Hollywoodiani( i finali epici, i buoni e i cattivi stereotipati, le classiche scene sotto la pioggia), è riuscito a confezionare un paio di buone pellicole( Blood Diamond e L’ultimo Samurai) e un capolavoro (ironicamente il meno ricordato tra i suoi film: Glory ).

Non potevo dunque non vedere Defiance, visto che narra un evento cosi poco conosciuto della seconda guerra mondiale, quello dei tre fratelli ebrei Bielski che sfidando le Einsatzgruppen(le unità mobili di sterminio delle SS) per svariati anni, riuscirono a salvare quasi 1200 ebrei portandoli nelle foreste bielorusse. ( qualora voleste saperne di più di questi eroi ecco il link Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Bielski_partisans )

Defiance è un film alla Zwick, con i suoi pregi e i suoi difetti. La regia è come sempre ottima cosi come la fotografia, per non parlare delle bellissime musiche. Anche questa volta si è documentato bene riguardo la storia in questione, e il tutto è ricreato con precisione. Gli attori recitano bene a partire da un Daniel Craig (che dimostra di non saper soltanto fare James Bond ma personaggi comunque più complessi, meno macchine da guerra con difetti e sentimenti) per arrivare ad un ottimo Liev Schreiber col suo personaggio assettato di vendetta che con difficoltà riesce a rispettare quei valori a cui aveva sempre creduto.

Peccato pero per l’eccessiva lunghezza e ripetitività del film, per alcuni momenti in cui fa fatica a decollare, per una certa convenzionalità di storia( soprattutto il finale) e per dei personaggi forse troppo stereotipati. Sicuramente malgrado la tematica cosi tragica e terrificante è il film di Zwick che mi ha emozionato di meno, non è riuscito a commuovermi come Glory per esempio. Sarà stato l’inverno gelido di quei posti, però l’ho trovato troppo freddo, distante e spesso forzato nei momenti di pathos. Ma possiede il merito di ricordare a tutti noi l’esistenza di molti movimenti di resistenza ebraica sconosciuti che in Europa orientale diedero filo da torcere alle truppe tedesche, lottando e sacrificando la loro vita. Soprattutto mette in luce lo straordinario coraggio di questi fratelli che non si arresero al loro destino ma tentarono con una determinazione fuori dal comune di salvare vite umane.

Occasione persa dunque, perché il potenziale c’era eccome. Rimane comunque un discreto film che renderà giustizia alla straordinaria impresa dei fratelli Bielski.