LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

mercoledì 6 maggio 2009

Trilogia della mala - La mala ordina



Titolo: La mala ordina
Regia: Fernando Di Leo
Anno: 1972
Cast: 
Mario Adorf: Luca Canali
Henry Silva: David Catania
Woody Strode: Frank Weston
Adolfo Celi: Don Vito Tressoldi
Sylva Koscina: Lucia Canali
Renato Zero: hippy con la bombetta

Con un po di ritardo eccomi tornato per presentarvi il secondo film della trilogia della mala di Di Leo. 
Si tratta questa volta di un film dai risvolti più umani. Un piccolo pappone (Mario Adorf, un viso davvero originale e unico che ritroviamo anche in questo film) è accusato di aver preso i soldi di una partita di droga. Essendo innocente, non si preoccupa delle ripercussioni. Due sicari uno bianco e uno di colore,  vengono mandati dagli stati uniti per eliminare Luca Canali, i quali ispirano non poco altri due più famosi sicari: Jules Winnfield e Vincent Vega 


 
Non riuscendo però ad eliminare il loro obbiettivo, trovano una soluzione di ripego per farlo venire allo scoperto...
Il resto del film ve lo lascio scoprire da soli se vorrete vederlo, io dico che merita, soprattutto per le scene degli inseguimenti e braccaggi, che tengono davvero con il fiato sospeso. 
Da un'intervista a Di Leo riguardo alla scena dell'inseguimento con Luca canali aggrappato ad un camioncino del quale alla fine sfonderà il parabrezza a testate: " ... quello è un colpo di genio... poi... per quanto riguarda le scene con automobili, moto, inseguimenti... io "usavo" la squadra di Julienne Remy, una compagnia di pazzi chr ti facevano quello che tu chiedevi. Poi le idee come quella di far sfondare il parabrezza a testate, sono mie, sono in sceneggiaura, neanche di Scerbanenco, del quale, ad esempio, in Milano Calibro 9 non c'è che il titolo, preso da una sua raccolta di racconti..."
Insomma, ribadisco che questi film sono delle perle che sono state messe in secondo piano, ma che non hanno nulla da invidiare ad altri film più conosciuti, anzi, dai quali c'è molto da imparare, e a quanto pare alcuni l'hanno fatto molto bene...
Alla prossima recensione: Il boss

3 commenti:

xero ha detto...

grandissimo skripach!

un po di cinema nostrano non fa mai male! questo di leo deve essere stato un gran regista pensa che l'altra volta qui dove abito facevano una serata in suo onore nella piccola sala di proiezione del mio edificio!

ovviamente ci sono andato e trasmettevano il boss pero!

mi ha molto entusiasmato somiglia a tarantino sotto certi aspetti! in piu sono rimasto allibito dinanzi alla violenza di alcune scene, molto crudo! anche questo secondo capitolo è crudo come il boss?

ragazzi cercate dirimediare questi film sono dei gioielli io sto cercando l'edizione dvd! tu skripach ce l'hai? quanto ti è costata?

locke non puoi perderti questa trilogia!

compliment skripach per la recensione posta piu spesso manchi alla fermata!:)

ps: ho visto ultimamente anche stalker e l'ho trovato difficile ma al tempo stesso intrigante! quante metafore e quanta simbologia! hai altri film da consigliarmi dello stesso regista?

Locke ha detto...

Bentornato Skripach essi dovrò rimediare questa trilogia ma è davvero difficile da trovare!!!!!
Però ho sempre la sensazione di averli visti in qualche nottata insonne!!!!!!!!

Skripach ha detto...

A dire il vero "Il boss" non l'ho ancora visto, quindi non so dirti... per quanto riguarda il dvd, ho comprato il cofanetto con 4 film di Di Leo, e non l'ho pagato più di una trentina di euro se non ricordo male. Per trovarlo invece devo dire che è stato un caso, perché io Di Leo non lo conoscevo neanche... l'ho trovato nel negozio del palazzo delle esposizioni a Roma quando sono andato a vedere la mostra del National Geographic.
Riguardo a Tarkovskij non posso che consigliarti di guardarti tutti i isuoi film, sono tutti carichi di simbologia, e ogni inquadratura è studiata nel minimo dettaglio, ogni immagine ha un suo significato. Sicuramente da non perdere è Nostalghia. Mi farai sapere le tue impressioni.
Ciao a tutti!