LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

mercoledì 10 dicembre 2008

JCVD ( MOVIE # 43)


Titolo originale: JCVD.
Produzione: , Belgio, Luxembourg, Francia.
Anno: 2008.
Regia: Mabrouk El Mechri.
Attori Principali: Jean-Claude Van Damme, François Damiens, Zinedine Soualem, Karim Belkhadra, Jean-François Wolff, Anne Paulicevich, François Beukelaers, John Flanders, Saskia Flanders, Dean Gregory.
Durata: 90 minuti circa.

E’ sempre difficile per me commentare in maniera obiettiva i film dell’attore a cui tengo di più insieme a pochi altri e che ha segnato la mia infanzia e adolescenza; stiamo parlando di Jean Claude Camille François Van Varenberg ovvero di Jean Claude Van Damme ragazzi!

Cosi come è stato difficile accettare per il sottoscritto l’ultimo decennio di film di Van Damme; banali, stereotipati (tranne poche eccezioni), con budget ridicoli e trame inconsistenti: insomma delle cagate pazzesche; vedere il proprio mito cadere in questo tunnel disgraziato del fallimento mi aveva molto rattristato, anche perché non capivo le cause di questo degrado artistico. I suoi film non uscivano nemmeno più al cinema, tanto era scontata la poco affluenza dei spettatori; venivano relegati immediatamente sugli scaffali dei blockbuster. L’unico che ancora li affittava ero io e forse la sua famiglia!

Quando pero lessi il progetto embrionale di questo film, ne fui subito entusiasta: un Van Damme nuovo, una ventata di freschezza alla sua filmografia, il coraggio di osare qualcosa di diverso, di tentare di uscire da questo tunnel. Certo il rischio di fare un ennesima figuraccia c’era eccome.


Comprato il dvd in Francia ieri a casa al calduccio l’ho visto.

E posso dirvi che Van Damme signori miei ne è uscito ma non alla grande, bensì alla grandissima!
JCVD lo dico apertamente è un capolavoro, una sorpresa a tutti gli effetti. Certo io magari sono rimasto meno sorpreso di altri perché ho sempre sostenuto che Jean Claude fosse un grande attore aldilà dei calci e pugni che in ogni film dava. Certo era anche difficile per le persone carpire la sua bravura se in ogni suo film non faceva altro che menare il cattivo di turno, su questo siamo d’accordo:)

A metà tra “Un essere John Malkovich” e “Quel Pomeriggio di un giorno da cani”, il film da un punto di vista registico è splendido; non posso non lodare EL Mechri per aver confezionato un gioiello. La fotografia simile a quella di un polar, da un senso di tristezza al film, riuscendoci alla grande. La sceneggiatura è splendida cosi come le musiche azzeccate. Il piano sequenza iniziale tutto di un fiato è sorprendente.



Ma voglio ringraziare il regista soprattutto per aver dato a Van Damme, il ruolo della sua vita e finalmente un volto umano. Si perché in questo film Van Damme non interpreta un personaggio, ma se stesso. Il Van Damme versione umana con i propri difetti e pregi, il Van Damme degli ultimi tempi: stanco, svuotato, triste e debole.

Il Van Damme costretto a sacrificare la propria carriera accettando film ridicoli per guadagnare soldi velocemente e vincere(anzi perdere) le battaglie legali contro le numerose mogli per la custodia dei propri figli, il Van Damme disilluso dai media e dal business: l’uomo di origine belga viene sviscerato a 360 gradi lasciando l’attore da parte.

Perché Van Damme aldilà dei suoi sbagli che ha sempre pagato onestamente in prima persona, è sempre stato ingiustamente massacrato e deriso dalla critica, dai giornali e dal pubblico in generale per motivi extra artistici. Malgrado sia stato dipinto come un idiota, come l’archetipo fallito degli attori di film di serie B, voglio ricordare a tutti che Van Damme è uno dei pochi attori partito dal basso che si è costruito la propria carriera da solo, senza alcuna spinta o raccomandazione, fatturando più di 1 miliardo di dollari con i suoi film. Arrivato in cima è caduto, fallendo sia nel privato che nella sfera artistica, questo senza alcun dubbio, ma chi non commette degli sbagli?

Ma si sa alla gente piace prendere di mira le persone e criticarle senza conoscere le questioni totalmente. Memorabile la sua frase nel film: “Per me è molto difficile giudicare le persone, per le persone invece non è affatto difficile giudicarmi.”

Cosi come è memorabile e commovente il monologo introspettivo di 6 minuti in cui Van Damme si confida allo spettatore e a Dio, raccontando la propria vita con digressioni sui problemi di droga che lo avevano afflitto a metà anni 90 e sulla sua visione del mondo. Profondo, il buon Jean Claude si commuove nel rendersi conto di quanto è stato fortunato nella vita e di come non abbia mai ringraziato o si sia fermato a pensare di ricambiare col prossimo questa fortuna.


Raramente in un film un attore si mette totalmente a nudo in questa maniera, ci vuole coraggio e un briciolo di follia anche. Attenzione però la pellicola non è solamente triste, tutt’altro: autoironica al massimo, si ride spesso per alcune scene e personaggi assurdi e la trama non è affatto banale!

Van Damme piange, si dispera, chiama la propria madre come i bambini, sanguina per un destro rifilatogli dai sequestratori e offre al pubblico tutto se stesso, tutto il suo cuore.

Infatti malgrado l’aver messo in risalto gli errori commessi da “Mr Muscles from Bruxelles”, il film in se è positivo perché alla fine il messaggio di Van Damme è di speranza, di ammirazione verso il mondo che ci circonda e di profondo rispetto verso tutti e tutto.

Il resto del cast merita un applauso senza dubbio: Belkhadra è immenso mentre Soualem eccellente, sempre più simile fisicamente al fenomeno John Cazale.

Da fan di Kickboxer, Lionheart e Universal Soldier, non posso fare altro che applaudire la maturazione di un artista, anzi di un uomo che ha deciso di riprendere in mano la propria vita e di conseguenza la propria carriera.


Del resto il tutto viene confermato da queste sue parole:

"Interpretare me stesso è stata un'esperienza scioccante, quando l'ho visto per la prima volta un paio di settimane fa sono rimasto sconvolto e non sono stato in grado di lavorare per giorni talmente mi sentivo preso ed emozionato. Dopo 37 film penso sia giunta l'ora di non interpretare più pellicole che non mi piacerebbe davvero vedere. Non ho percepito alcun salario per questo film, penso e spero possa cambiarmi la vita. Ho guadagnato bene negli ultimi anni con l'homevideo. Non ho più intenzione di partecipare a film che mi facciano guadagnare bene ma che non mi soddisfino affatto. La vita è breve, ho 47 anni ed ho intenzione di trascorrere i prossimi 10 anni girando i migliori film dei quali possa essere capace, non come gli ultimi 10 anni durante i quali ho girato 2, 3 film all'anno per l'homevideo senza esserne tuttavia fiero e felice. Vorrei interpretare film che possano rendermi orgoglioso di essi e rendere felice i miei cari, i miei amici e i miei fans, non sprecare i prossimi anni firmando l'ennesimo contratto homevideo per girare altri 10 film d'azione e diventare sempre più il re del videonoleggio. Il mio prossimo progetto è Full Love, dramma sentimentale che girerò e produrrò personalmente, per me è il modo migliore per cercare di tornare nelle sale cinematografiche. Per me è giunto il tempo di cambiare."


Te lo auguro di cambiare ma che tu lo faccia o no, io sono e sarò sempre e comunque un tuo fan!

E intanto con questo film azzittirai un bel po di critici!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ricordavo la tua passione riguardo van damme neil:)

è cosi bello dunque questo film? certo sembra interessante non credete ragazzi? particolare se esce in italia lo vedro stanne certo!

anche a me van damme è sempre piaciuto io ricordo le sue spaccate memorabili! te locke? a mathilda al e skripach piace come attore?

grande recensione neil come sempre!

Anonimo ha detto...

Innanzi tutto devo dire che Van Damme non è il mio preferito ma guardo volentieri i suoi film certo recentemente sono diventati diciamo commerciali!!!!!!
A quanto pare questo film è da vedere Neil come sempre mi ha incuriosito molto e se ne avrò la possibilità cercherò di vederlo!!!!
Aspetto con ansia la recensione di un film con protagonista il criceto chissà quanto aspetteremo!!!!!!

Anonimo ha detto...

ahahah possiamo aspettare a lungo mi sa locke!

quali sono i vostri film preferiti di van damme ragazzi? diciamo la vostra top 3

la mia:

1) lionheart
2) il grande torneo
3) senza esclusioni di colpi

la vostra mathilda locke al neil e gli altri?

Anonimo ha detto...

Senza dubbio Lionheart è il migliore
poi senza esclusione di colpi e direi duble impact pero anche altri non sono male