LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

domenica 28 dicembre 2008

un due tre...pelato!



Il prossimo sondaggio previsto è votare due tra i monologhi presentati..siccome sono stati scelti una grande quantità di citazioni, il sondaggio è stato suddiviso in due blocchi..

per il momento i film proposti sono i seguenti con affiancata la citazione in modo che tutti l'abbiano ben presente!


I monologhi da noi scelti, sono tutti estremamente famosi, ma oltre alla parte puramente ludica, è un invito a rileggerli per ricordarli e riviverli...se questo vi può indurre a rivedere questi capolavori..ben venga!



Novecento in “La Leggenda del Pianista sull’oceano


Tutta quella città... non si riusciva a vederne la fine...
La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
Era tutto molto bello, su quella scaletta... e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi che sarei sceso, non c'era problema.
Non è quello che vidi che mi fermò, Max
È quello che non vidi.
Puoi capirlo? Quello che non vidi... In tutta quella sterminata città c'era tutto tranne la fine.
C'era tutto.
Ma non c'era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo.
Tu pensa a un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita.
Questo a me piace. In questo posso vivere. Ma se tu.
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai... Quella tastiera è infinita.
Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche soltanto le strade, ce n'erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voi laggiù a sceglierne una.
A scegliere una donna.
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire.
Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce, e quanto ce n'è.
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla...
Io ci sono nato su questa nave. E vedi, anche qui il mondo passava, ma non più di duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano, ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato a vivere in questo modo.
La terra... è una nave troppo grande per me. È una donna troppo bella. È un viaggio troppo lungo. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare.
Non scenderò dalla nave. Al massimo, posso scendere dalla mia vita. In fin dei conti è come se non fossi mai nato; sei tu l’eccezione Max, solo tu sai che sono qui, sei una minoranza non ti resta che adeguarti.

Perdonami amico mio, ma non scenderò.

..hei Max, già me la vedo la scena arrivato lassù, quel poveraccio che cerca il mio nome nella lista e non lo trova “come avete detto che vi chiamate?”; “eh, Novecento”; “mah..Nodischi, Nodebartolo, Noternicola, Nottola, Novaris; Novac.”; “è che sono nato su una nave signore”; “come prego?”; “ehm, sono nato su una nave, non so se risulta li sopra…”; “aaaah!naufragio?!”; “no, no, 6 quintali e mezzo di dinamite…buuum!”; “ma adesso vi sentite bene?”; “si benissimo, però ho perso un braccio”; “un braccio?”; “si, nel’esplosione”; “ah..dovrebbero essercene un paio di la..qual è quello che vi manca?”; “il sinistro”; “ahia…mi dispiace moltissimo..mi pare proprio che ci sono rimasti soltanto due destri..”; “2 bracci destri?”; “già…voi avete qualche problema a prendere….?”; “ a prendere cosa?”; “diciamo così..un braccio destro al posto del sinistro…”; “ah! In linea di massima meglio un braccio destro piuttosto che niente”; “è quello che penso anch’io! Incidentalmente si tratta di un braccio nero e di un braccio bianco”; “oh no no…tinta unita, tinta unita per favore! Niente, niente contro i neri per carità! Figuriamoci! È solo una questione di estetica!”

..c’è poco da ridere Max, sai che fregatura tutta l’eternità con due destri?! E come lo fai il segno della croce?!

Ehi Max, sai però che musica con due mani destre??... se solo lassù riesco a trovare un pianoforte!



John Milton in “L’Avvocato del Diavolo


Ti voglio dare una piccola informazione confidenziale a proposito di Dio: a Dio piace guardare! È un guardone giocherellone! Riflettici un po': lui dà all'uomo gli istinti... ti concede questo straordinario dono e poi che cosa fa? Te lo giuro che lo fa per il suo puro divertimento, per farsi il suo bravo, cosmico, spot pubblicitario del film! Fissa le regole in contraddizione! Una stronzata universale! Guarda, ma non toccare... tocca, ma non gustare... gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all'altro lui che cosa fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate! Perché è un moralista, un gran sadico! È un padrone assenteista! Ecco che cos'è! E uno dovrebbe adorarlo? NO, MAI!



La sposa in “Kill Bill vol.1


O-Ren Ishii era nata in Giappone in una base militare americana a Tokyo. Metà giapponese e metà cinese, la mocciosa dell'esercito americano fece il suo primo incontro con la morte a nove anni, tanti ne aveva quando assistette alla morte dei suoi genitori per mano di uno dei più spietati boss della Yakuza, il boss Matsumoto. Giurò di vendicarsi. Per sua fortuna, il boss Matsumoto era un pedofilo. A 11 anni ebbe la sua vendetta... A vent'anni era già una delle migliori donne killer al mondo. A venticinque fece la sua parte nell'uccisione di nove innocenti, compresa la bimba che portavo in grembo, in una piccola cappella a El Paso, Texas. Ma quel giorno di quattro anni fa, fece un solo grossissimo errore: avrebbe dovuto ucciderne dieci.



Oh Dae Su in “Oldboy


Un tatuaggio all'anno. Ogni cinque anni chiudo il tatuaggio e ne inizio un altro. Forse l'anno prossimo sarà più facile. Più numerosi i tatuaggi, più corto il bastoncino. Più corto il bastoncino più largo il buco nella parete. In ogni modo, il tempo scorre veloce. Nove anni. Dieci anni. Undic'anni. Dodic'anni. Tredic'anni. Quattordic'anni. Tra un mese sarò fuori. Sarò fuori tra un mese, libero. Tra un mese me ne vado, me ne vado via. Tra un mese uscirò. Un mese esatto e sarò fuori. Una volta fuori mi servirà del denaro. Come farò per procurarmelo, furto, rapina?. Che mangerò per prima cosa? Qualsiasi cosa ma non ravioli fritti. Qualsiasi altra cosa andrà bene e poi comunque dove sono adesso, a giudicare dai clacson deve essere una città. La cosa più importante è sapere a che piano sono. E se buco la parete e mi ritrovo al 52esimo piano anche se dovessi precipitare e morire sarei comunque fuori, libero. Tra un mese sarò fuori. Ancora un mese e sarò libero.



William Wallace in “Braveheart


Siete venuti a combattere da uomini liberi, e uomini liberi siete: senza libertà cosa farete? Combatterete? Certo, chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po'... Agonizzanti in un letto fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi, per avere l'occasione, solo un'altra occasione di tornare qui sul campo ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà!



Charlie Chaplin in “Il Grande dittatore

Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno. Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti; la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico: non disperate! L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e, qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie: siete uomini!

Voi avete l'amore dell'umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto: "Il Regno di Dio è nel cuore dell'uomo". Non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera; di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore! Che dia a tutti gli uomini lavoro; ai giovani un futuro; ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse, e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavi il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere; eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole. Un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia, siate tutti uniti!

Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia, abbi fiducia. Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano: comincia a splendere il Sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità, verso la luce e vivremo in un mondo nuovo. Un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto, Hannah! L'animo umano troverà le sue ali, e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

questo è un gran bel gioco ragazzi!

i monologhi da voi scelti sono tutti sublimi pero preferisco quello di chaplin e di tornatore!

bravissimi cosi!

Anonimo ha detto...

libertààààààààààààààà

Anonimo ha detto...

Novecentooooo!

Anonimo ha detto...

Ciao neil, ben ritrovato! sì sì ho mangiato abbastanza, a parte ieri sera che un'amica ha organizzato una cena spagnola e non è che mi sia piaciuta granché ... vabbe a parte le divagazioni culinarie, bella l'idea di votare i dialoghi tratti da films celebri.allora i miei preferiti sono in primis quello tratto da "La leggenda del piacista sull'oceano" che è uno dei miei films preferiti e poi ho scelto "braveheart". e i tuoi preferiti? eh eh?!!

mathilda ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Ti rilascio il mio messaggio augurale anche qui, perche m sn accorta che è il tuo post piu recente! ciaooo!

"Salut Neil et surtout BONNE ANNÉE!!!
Je veux commencer ce nouvel an 2009 en ecrivant en français, ma langue adorée!
Merci pour ton message, tu es toujours très gentil.
Hier soir j'ai diné avec mes parents (j'adore regarder le cirque de Montecarlo!). Après minuit j'ai feté avec mes amies dans une petite boîte très jolie. On s'est amusées beaucoup mais j'ai fait trop de toasts, je crois! (Ma pauvre tête!).
Dès demain je reprends ma vie quotidienne. Je dois corriger une pile de devoirs!
Encore merci e bon 2009!
À bientôt!
Un abbraccioooo"

Anonimo ha detto...

Purtroppo nn ho potuto votare perche ero in vacanza ma sono prontissimo per i prossimi