Titolo: Stalker.
Produzione: URSS - Germania.
Anno: 1979.
Regia: Andrej Tarkovskij.
Attori Principali: Aleksandr Kajdanovskij, Anatoli Solonicyn, Nikolaj Grin'ko, Alisa Frejndlikh, Nataša Abramova.
Genere: Fantascienza
Durata: 155 minuti circa.
In una paese non specificato esiste un posto sul quale sono state fatte alcune teorie. La prima è che nella “Zona” sia precipitato un meteorite, la seconda invece che sia un posto dove sono stati fatti degli esperimenti. La “zona” è sottoposta a controllo militare, ma solo lungo il perimetro. Tre personaggi si avventurano all’interno della Zona: lo Stalker (una guida), uno srittore e un professore. Vogliono raggiungere una stanza che dovrebbe realizzare i sogni più segreti di chi entra. Lungo il tragitto, i tre si interrogano su alcune questioni come la fede, le speranze, la ricerca della felicità.
Le scene fuori della “Zona” sono girate in bianco e nero, mentre quelle all’interno sono a colori, come a mostrare la differenza tra una vita nella quale c’è speranza, ed una nella quale invece bisogna rassegnarsi al proprio destino. Da notare le tecniche utilizzate come gli interminabili piani sequenza nei quali vengono lette poesie (alcune delle quali del padre del regista, noto poeta di origine ucraina (Arsenij Aleksandrovich Tarkovsij) o versi dell’apocalisse.
Tratto dal libro dei fratelli Strugackij “Pic-nic sul ciglio della strada”, è il mio film preferito e quindi non posso che dargli il massimo dei voti.
Voto: 10
Scene da ricordare:
- Il viaggio sul carrello ferroviario.
- Scena del pozzo.
- La lettura del sesto sigillo tratto dall’apocalisse (cfr.: “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman).
- Il lancio del bullone nella stanza.
Citazioni:
- Stalker: "La zona è forse un sistema molto complesso di trabocchetti e sono tutti mortali. Non so cosa succeda qui in assenza dell'uomo, ma appena arriva qualcuno, tutto, tutto comincia a muoversi; le vecchie trappole scompaiono, ne appaiono di nuove, posti prima sicuri diventano impraticabili e il cammino si fa ora semplice e facile, ora intricato fino all'inverosimile. E' la zona: forse a certi potrà sembrare capricciosa, ma in ogni momento è proprio come l'abbiamo creata noi, come il nostro stato d'animo. Non vi nascondo che ci sono stati casi in cui la gente è dovuta tornare indietro a mani vuote. Alcuni sono anche morti, proprio sulla porta della “stanza”. Ma quello che succede non dipende dalla “zona”, dipende da noi”
- Professore: “Fa passare i buoni e ai cattivi taglia la testa?”
- Stalker: “No… non lo so! A me sembra che faccia passare solo quelli che… che non hanno più nessuna speranza. Non i cattivi o i buoni, ma… gli infelici! Ma anche il più infelice morirebbe subito se non si comportasse come si deve.”
- Scrittore: “A voi si che va bene. Ma supponiamo che in un certo musei ci sia un vaso antico. A suo tempo ci buttavano gli avanzi. Oggi invece lo stesso vaso suscita l’entusiasmo generale, per l’essenzialità del disegno, l’irripetibilità della forma. “Magnifico! Splendido!” Ma ecco che un giorno si viene a sapere che non è antico e che agli archeologi l’aveva rifilato un burlone. L’aveva fatto così, per fare uno scherzo. Le lodi stranamente cessano… che esperti!”
- Professore: “E lei pensa sempre a queste cose?”
- Scrittore: “No, no, per carità. Generalmente penso poco, mi fa male.
- Professore: “Dev’essere impossibile scrivere e allo stesso tempo pensare al successo o al contrario al fiasco.”
- Scrittore: “Natürlich! D’altronde c’è da considerare che se fra cent’anni nessuno mi leggerà più, perché diavolo dovrei scrivere?”
"Ci fu allora un forte terremoto. Il sole diventò scuro, come panno da lutto, e la luna diventò color sangue. Le stelle del cielo caddero sulla terra, come i fichi acerbi cadono dall'albero quando è colpito da vento impetuoso. La volta celeste si squarciò e si arrotolò, come un foglio di pergamena; tutte le montagne e le isole furono strappate via dal loro posto. I re di tutta la terra, i governanti, i comandanti di eserciti, le persone più ricche e potenti andarono a rifugiarsi nelle caverne e fra le rocce dei monti insieme a tutti gli altri, schiavi e liberi; e dicevano ai monti e alle rocce: "Cadeteci addosso e nascondeteci, che non ci veda Dio che siede sul trono e non ci colpisca il castigo dell'Agnello, perché questo è ormai il grande giorno della resa dei conti! Chi potrà mai sopravvivere?"
“Che si avverino i loro desideri, che possano crederci e che possano ridere delle loro passioni;
infatti ciò che chiamiamo passione in realtà non è energia spirituale, ma solo attrito tra l'animo e il mondo esterno”
3 commenti:
Sicuramente è un film da 9,5 rasenta quasi la perfezione.
Il 10 non lo do solo perchè non è mio film preferito ma obiettivamente è davvero un capolavoro.
Il voto è soggettivo...
Film molto bello lo consiglio a tutti
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