NB: Questa recensione viene ripostata poichè innavertitamente cancellata dall'ammnistratore. Ci scusiamo per il disagio.
Titolo: Il testamento del Dottor Mabuse (Das Testament des Dr. Mabuse).
Produzione: Germania.
Anno: 1933.
Regia: Fritz Lang.
Attori Principali: Theodor Loos, Oscar Beregi, Rudolf Klein-Rogge, Camilla Spira.
Genere: Thriller - Poliziesco
Durata: 120 minuti circa.
Questo è uno dei primi sequel della storia del cinema (“Il testamento del dottor Mabuse” è in effetti il seguito di Dr. Mabuse, der Spieler - Ein Bild der Zeit, film muto in B/N del 1922) il quale si chiuderà nel 1960 con Il diabolico dottor Mabuse (Die Tausend Augen des Dr. Mabuse).
Un ex-poliziotto (Hoffmeister) che si vuole riabilitare agli occhi del commissario della squadra anticrimine si apposta nel nascondiglio di una banda di contraffattori. Scoperto, riesce a fuggire. Giunto a casa telefona al commissario per raccontargli la sua storia. Prima di poter terminare, la luce si spegne e si sentono degli spari. Il commissario Lohman indaga. Hoffmeister è scomparso, ma sul vetro della finestra c’è un indizio che riconduce ad un certo Mabuse.
Nel frattempo, in un’ aula universitaria, un professore ricorda la storia del Dott. Mabuse (cfr.: Dr. Mabuse, der Spieler (1922)): “Riassumo brevemente il caso: il malato conduceva una doppia vita, era un medico molto conosciuto. Sostenuto da una logica quasi sovrumana, utilizzava i suoi poteri ipnotici per commettere dei crimini inconcepibili fino ad allora. Per mesi la polizia ha cercato il cervello che aveva concepito quei crimini, l’uomo nascosto. Finì per scovarlo. Ma Mabuse decide di resistere con le armi, e si barrica con 4 fedeli complici. Rifiuta di consegnarsi alla polizia al grido di “lo stato sono io”. La polizia batte in ritirata. I militari intervengono allora con delle granate: due persone vengono uccise, due catturate e Mabuse è scomparso. Uno dei suoi uomini indica il suo ultimo rifugio: un nascondiglio dal quale voleva falsificare la moneta tedesca. La polizia si reca li e lo trova. Ma aveva perso la ragione…
L’intrigo si dipana sulla storia di Mabuse ormai pazzo, una storia d’amore tra il membro di una banda criminale ed un impiegata dell’ufficio di reclutamento, le indagini del commissario Lohman, e l’ossessione per Mabuse che ha il suo medico curante. Una storia inquietante e delle scene di suspence davvero notevoli fanno di questo film un “must” per tutti gli appassionati di cinema. Da notare anche l’intensità di alcune scene, data dalla mimica facciale degli attori di un cinema che aveva da poco passato l’epoca del muto, e dagli effetti speciali che fanno risaltare l’atmosfera lugubre ed inquietante che avvolge il personaggio del dottor Mabuse.
Scene da Ricordare:
1. La telefonata di Hoffman al commissario.
2. L’apparizione del Dott. Mabuse nello studio del professor Baum.
3. L’inseguimento.
4. L’arrivo del professor Baum nella clinica psichiatrica.
Citazioni:
"Dominazione del crimine. L’anima degli uomini deve essere riempita di angoscia per mezzo di crimini apparentemente assurdi. Dei crimini che non servono a nessuno, che non hanno che uno scopo: quello di diffondere la paura ed il terrore, perché l’obbiettivo finale del crimine è di preparare la dominazione assoluta del crimine. Una situazione di incertezza, d’incertezza e di anarchia, fondata sulla distruzione degli ideali di un mondo votato alla distruzione. Quando gli uomini saranno dominati dal terrore, resi folli di paura, che il caos sarà la legge suprema, l’ora della dominazione del crimine sarà giunta.”
Curiosità:
Il testamento del Dr. Mabuse venne censurato poco dopo l’ascesa al potere di A. Hitler nella primavera del 1933, a causa della teoria della dominazione che esprimeva questo film. Forti critiche dal regime nazionalista si erano levate già per M – il mostro di Dusseldorf. Lang decide quindi di lasciare la Germania e di rifugiarsi negli Stati uniti. Tornato in Germania nel 1960, gira il terzo film di questa serie (Il diabolico Dr. Mabuse).
N.B.: tutti i dialoghi riportati in questa scheda sono traduzioni del sottoscritto, quindi non ufficiali.
Titolo: Il testamento del Dottor Mabuse (Das Testament des Dr. Mabuse).
Produzione: Germania.
Anno: 1933.
Regia: Fritz Lang.
Attori Principali: Theodor Loos, Oscar Beregi, Rudolf Klein-Rogge, Camilla Spira.
Genere: Thriller - Poliziesco
Durata: 120 minuti circa.
Questo è uno dei primi sequel della storia del cinema (“Il testamento del dottor Mabuse” è in effetti il seguito di Dr. Mabuse, der Spieler - Ein Bild der Zeit, film muto in B/N del 1922) il quale si chiuderà nel 1960 con Il diabolico dottor Mabuse (Die Tausend Augen des Dr. Mabuse).
Un ex-poliziotto (Hoffmeister) che si vuole riabilitare agli occhi del commissario della squadra anticrimine si apposta nel nascondiglio di una banda di contraffattori. Scoperto, riesce a fuggire. Giunto a casa telefona al commissario per raccontargli la sua storia. Prima di poter terminare, la luce si spegne e si sentono degli spari. Il commissario Lohman indaga. Hoffmeister è scomparso, ma sul vetro della finestra c’è un indizio che riconduce ad un certo Mabuse.
Nel frattempo, in un’ aula universitaria, un professore ricorda la storia del Dott. Mabuse (cfr.: Dr. Mabuse, der Spieler (1922)): “Riassumo brevemente il caso: il malato conduceva una doppia vita, era un medico molto conosciuto. Sostenuto da una logica quasi sovrumana, utilizzava i suoi poteri ipnotici per commettere dei crimini inconcepibili fino ad allora. Per mesi la polizia ha cercato il cervello che aveva concepito quei crimini, l’uomo nascosto. Finì per scovarlo. Ma Mabuse decide di resistere con le armi, e si barrica con 4 fedeli complici. Rifiuta di consegnarsi alla polizia al grido di “lo stato sono io”. La polizia batte in ritirata. I militari intervengono allora con delle granate: due persone vengono uccise, due catturate e Mabuse è scomparso. Uno dei suoi uomini indica il suo ultimo rifugio: un nascondiglio dal quale voleva falsificare la moneta tedesca. La polizia si reca li e lo trova. Ma aveva perso la ragione…
L’intrigo si dipana sulla storia di Mabuse ormai pazzo, una storia d’amore tra il membro di una banda criminale ed un impiegata dell’ufficio di reclutamento, le indagini del commissario Lohman, e l’ossessione per Mabuse che ha il suo medico curante. Una storia inquietante e delle scene di suspence davvero notevoli fanno di questo film un “must” per tutti gli appassionati di cinema. Da notare anche l’intensità di alcune scene, data dalla mimica facciale degli attori di un cinema che aveva da poco passato l’epoca del muto, e dagli effetti speciali che fanno risaltare l’atmosfera lugubre ed inquietante che avvolge il personaggio del dottor Mabuse.
Scene da Ricordare:
1. La telefonata di Hoffman al commissario.
2. L’apparizione del Dott. Mabuse nello studio del professor Baum.
3. L’inseguimento.
4. L’arrivo del professor Baum nella clinica psichiatrica.
Citazioni:
"Dominazione del crimine. L’anima degli uomini deve essere riempita di angoscia per mezzo di crimini apparentemente assurdi. Dei crimini che non servono a nessuno, che non hanno che uno scopo: quello di diffondere la paura ed il terrore, perché l’obbiettivo finale del crimine è di preparare la dominazione assoluta del crimine. Una situazione di incertezza, d’incertezza e di anarchia, fondata sulla distruzione degli ideali di un mondo votato alla distruzione. Quando gli uomini saranno dominati dal terrore, resi folli di paura, che il caos sarà la legge suprema, l’ora della dominazione del crimine sarà giunta.”
Curiosità:
Il testamento del Dr. Mabuse venne censurato poco dopo l’ascesa al potere di A. Hitler nella primavera del 1933, a causa della teoria della dominazione che esprimeva questo film. Forti critiche dal regime nazionalista si erano levate già per M – il mostro di Dusseldorf. Lang decide quindi di lasciare la Germania e di rifugiarsi negli Stati uniti. Tornato in Germania nel 1960, gira il terzo film di questa serie (Il diabolico Dr. Mabuse).
N.B.: tutti i dialoghi riportati in questa scheda sono traduzioni del sottoscritto, quindi non ufficiali.
1 commento:
Sono Edvige de Angelis,per la redazione di www.unpoeta.com.
Mi interesserebbe la sua recensione su Mabuse, potrei pubblicarla sul mio sito?
eddi@unpoeta.com
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