LA PUBBLICITA' CI FA INSEGUIRE LE AUTO E I VESTITI, FARE LAVORI CHE ODIAMO PER COMPRARE CAZZATE CHE NON CI SERVONO.
(Tyler Durden)

Citazione del mese:

"Ci trattavano come delle stelle del Cinema, ma eravamo più potenti, eravamo tutto. Le nostre mogli, le madri, i figli campavano bene con noi. Io avevo dei sacchetti pieni di gioielli nella credenza in cucina, avevo una zuccheriera piena di cocaina sul comodino accanto al letto. Mi bastava una telefonata per avere tutto quello che volevo: macchine gratis, le chiavi di una dozzina di appartamentini in città. Scommettevo 30 mila dollari ai cavalli di domenica, e sperperavo le vincite la settimana dopo oppure ricorrevo agli strozzini per pagare gli alibratori. Non aveva importanza, non succedeva niente quando eri in bolletta andavo a rubare un altro po' di grana, noi gestivamo tutto; pagavamo gli sbirri, pagavamo gli avvocati, pagavamo i giudici stavano sempre con la mano tesa, le cose appartenevano a chi se le prendeva. E adesso è tutto finito. È questa la parte più dura, oggi è tutto diverso. Non ci si diverte più, io devo fare la fila come tutti gli altri e si mangia anche di schifo. Appena arrivato ordinai un piatto di spaghetti alla marinara e mi portarono le fetuccine col Ketchup. Sono diventato una normale nullità. Vivrò tutta la vita come uno stronzo qualsiasi."

("Quei bravi ragazzi")

venerdì 23 novembre 2007

Il rullo compressore e il violino


Titolo: Il rullo compressore e il violino (Katok i skripka)
Produzione: URSS
Anno: 1960
Regia: Andrej Tarkovskij
Interpreti: Igor Fomcenko, Vladimir Zamjanskij, N. Arkangelskaja, Marina Adzubej
Genere: Drammatico
Durata: 45 min. circa

Una brevissima recensione per un'altra perla di Tarkovskij, la prima in assoluto (questo mediometraggio è infatti la prova d'esame che presentò all'accademia di cinema di Mosca che frequentava). Una bellissima storia, un bambino che non supera l'esame di violino instaura un forte legame di amicizia con un operaio addetto al rullo compressore che lavora nella strada sottostante la casa del bambino. Nonostante si tratti di una prova d'esame, si possono già notare le tecniche che caratterizzeranno le opere future di Tarkovskij. Da una storia semplice, il grande regista riesce a tirare fuori il meglio, a suscitare emozioni nello spettatore facendolo immedesimare nel bambino, lasciando spazio solo alla tristezza.

P.S.: Non è un film facilmente reperibile, ma chiunque fosse interessato (e io lo consiglio vivamente) può chiedere a me.

5 commenti:

Neil McCauley ha detto...

non l'ho mai visto ma lo vedro presto perchè lui è un grande è 1 regista fenomenale insomma!

Anonimo ha detto...

mi accodo e lo vedro presto anche io.

Skripach che ne pensi di Solaris? hai visto il remake di Clooney? io l'ho trovato indecente in confronto all'originale! te?

Skripach ha detto...

Si Cero, l'ho visto il remake... come sempre è meglio l'originale. Cmq di Tarko (da non confondersi con Sarko per piacere!) posso consigliare ad occhi chiusi qualsiasi cosa abbia fatto. Ogni pellicola che toccava diventava oro, non so se si è capito, ma è il mio regista preferito. Nostalghia, girato durante il suo soggiorno in italia (tra l'altro ha vissuto proprio qui a Firenze, quartiere san Niccolò...). E poi c'è "Lo specchio". Per me sono tutti capolavori. Peccato che non si faccia molto per ricordarlo, ma spero che con le mie recensioni qualcuno se ne interessi. Io l'ho conosciuto qualche anno fa su suggerimento di un amico in Ungheria (e li è sicuramente + conosciuto), e ne sono rimasto piacevolmente stupito. Da quel giorno non faccio altro che ringraziarlo di avermelo fatto conoscere. Giuro che nessun regista mi fa provare le stesse emozioni di Tarko.

Skripach ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Neil McCauley ha detto...

visto e devo dire che mi è piaciuto molto!

certo se si pensa che è il suo primo film e gia si nota 1 padronanza pazzesca della telecamera si capisce di quanto geniale fosse Tarkovskij.

dal nulla riesce a creare 1 storia che commuove e ci tocca.

lo consiglio davvero a tutti!